Print Friendly and PDF

Per Electa la prima grande monografia di Giuseppe Penone‏

Electa pubblica la prima grande monografia completa dell’opera di Giuseppe Penone. Il volume è organizzato intorno a sette temi rappresentativi della sua opera: il respiro, lo sguardo, la pelle, il cuore, il sangue, la memoria, la parola. Il respiro non è soltanto quello degli esseri viventi, ma a volte il tenue canto di un uccello o la violenza di una tempesta; lo sguardo è la proiezione dell’uomo verso il mondo; la pelle è il confine e il limite fisico di tutti i corpi, compreso l’universo stesso; il cuore è il centro delle energie vitali e dei sentimenti; il sangue è il veicolo, il trasporto necessario alla vita; la memoria consente di vivere nel presente; la parola svela ogni cosa. Unendo tutte queste parti il volume costruisce una sorta corpo universale in cui si mescolano materie, corpi e alberi, acqua e sassi, … Attraverso l’ascolto della natura Penone cerca di restituire, con le sue opere scultoree, un visibile meraviglioso, poiché ritrova nel proprio lavoro la gioia del fare e il piacere dello sguardo. Le sculture di Penone non tengono conto soltanto delle tre dimensioni, determinante è il tempo, la quarta dimensione che, come in altri artisti esponenti dell’Arte Povera, diviene il soggetto stesso della scultura.
Il lavoro dell’artista è anche strettamente connesso alla mitologia, associata ai segreti che si svelano meditando sulla materia delle cose e ponendosi le domande più ingenue: come? perché?
Oltre a vari contributi di autori di spicco, il volume si avvale di testi di Penone stesso. Le numerose immagini che corredano il volume comprendono le sue più significative sculture, installazioni, disegni, fotografie.

BIOGRAFIA

Giuseppe Penone è nato nel 1947 a Garessio, in provincia di Cuneo, ha uno studio a Torino e soggiorna periodicamente a Parigi. Dal suo lavoro emerge l’indagine sulla natura dell’esistente, attraverso lo studio della materia, di cui arriva a svelare i fondamenti magici e fantastici. Fin dai suoi lavori d’esordio si occupa degli aspetti concreti – visivi, tattili e olfattivi – di materiali diversi – piombo, ferro, cera, pece, legno, gesso e iuta – che,sottoposti a sollecitazioni, esprimono ciascuno le proprie qualità fisiche. Nel dicembre 1968 realizza un gruppo di opere che intitola Alpi Marittime, pubblicato nel libro Arte Povera di Germano Celant nel 1969. Da quella data Penone è tra i protagonisti dell’omonimo movimento artistico. L’albero, organismo vivo, con il suo aspetto così prossimo a quello della figura umana, è un elemento centrale nel lavoro di Penone. Degli Alberi Penone realizza negli anni un cospicuo numero di varianti esposto in più occasioni. Prosegue la sua indagine sui sensi con Rovesciare i propri occhi del 1970, Svolgere la propria pelle del 1972, Soffio di foglie del 1979, Essere fiume del 1981, Gesti vegetali del 1982 e ancora Anatomie del 1992, Respirare l’ombra del 1999, Pelle di marmo e spine d’acacia del 2001, Pelle di grafite del 2002. Nel 2007, nel padiglione italiano della Biennale di Venezia, la medesima trama corre lungo le pelli dispiegate sulle pareti nell’opera Corteccia di cuoio e segna Pelle di marmo – cervello, il pavimento di marmo con le venature portate a rilievo che disegnano la sagoma di un cervello. Nel ciclo di sculture intitolate Idee di pietra, la più recente delle quali è presentata nell’ottobre 2011 a Kassel come anticipazione di Documenta 13, il dialogo tra spazio mentale e spazio fisico, tra pensiero e materia, già esplicito in altre opere di Penone e di fatto presente in tutto il suo lavoro, si declina in una nuova forma, nella quale, nelle parole dell’artista: l’idea che appare all’improvviso o dopo una lunga riflessione nello spazio senza forza di gravità della mente […] è una pietra di fiume che appare tra i rami di un albero.

SOMMARIO

Il respiro, lo sguardo, la pelle, il cuore, il sangue, la memoria, la parola
Laurent Busine
Direttore del Musée des Arts Contemporains au Grand-Hornu, Belgio

Intervista a Giuseppe Penone
Benjamin Buchloh
Professore di arte moderna presso Harvard University, Cambridge, Massachusetts

Giuseppe Penone o la magia affrancata dalla menzogna
Didier Semin
Professore di storia dell’arte presso École Nationale Supérieure des Beaux-Arts, Parigi

Schede delle opere
Daniela Lancioni
Curatrice senior del Palazzo delle Esposizioni di Roma

Apparati
Ruggero Penone
Storico dell’arte, responsabile dell’Archivio Penone
Bibliografia selezionata
Esposizioni personali
Esposizioni collettive
Installazioni in spazi pubblici
Filmografia

Percorso artistico
Daniela Lancioni
Curatrice senior del Palazzo delle Esposizioni di Roma

Commenta con Facebook

leave a reply

*