Print Friendly and PDF

L’artista e regista Apichatpong Weerasethakul per la prima volta in Italia‏

Apichatpong Weerasethakul, artista e regista thailandese che con i suoi film e le sue installazioni ha catturato l’attenzione della critica e dei media in tutto il mondo, porterà in HangarBicocca a Milano, dal 7 marzo al 28 aprile 2013, Primitive, un’installazione inedita in Italia presentata in una nuova versione appositamente concepita per gli spazi di Via Chiese 2.

Il progetto, curato da Andrea Lissoni e realizzato con il supporto di Pirelli, è un percorso tra cinema e suono, interviste-documentario e clip musicali, in un mix di generi artistici e linguaggi che dà luogo a un’opera corale. Protagonisti sono i giovani abitanti di un villaggio nel nord della Thailandia, Nabua, ripresi nella vita quotidiana e nel progetto di costruzione di un’astronave che diventa strumento simbolico per immaginare un futuro diverso ma anche luogo di ritrovo e di fuga dalla realtà.

Racconto contemporaneo in cui si incontrano elementi biografici e riflessione storica, cultura giovanile e spiritualità, atmosfere oniriche e critica sociale, Primitive è anche una riflessione sul cinema e su come si sta trasformando il nostro modo di fruire le immagini: giustapponendo più visioni contemporaneamente, in modo contemplativo o distratto, immersivo o fugace, intimo o condiviso.

Allestita in un buio quasi totale, l’installazione è pervasa da un’atmosfera magica e misteriosa che si snoda tra i poli opposti di luce e ombra, silenzio e rumore, gioia di vivere e peso della memoria: il percorso, che inizia con una solare immagine di ragazzi in corsa, si sviluppa tra luci e bagliori, silenzi e suoni improvvisi, per poi concludersi con una scena notturna nel villaggio spopolato, squarciato da fulmini improvvisi e abitato da enigmatiche apparizioni.

Apichatpong Weerasethakul – vincitore della Palma d’Oro al Festival del Cinema di Cannes del 2010 (con il film Uncle Boonmee Who Can Recall his Past Lives), e invitato all’ultima edizione di Documenta – è considerato sia in ambito cinematografico che artistico uno degli autori più influenti dell’ultimo decennio, grazie alla sua capacità di integrare nello spazio formati, dimensioni, fonti visive e sonore diverse, costruendo nuove forme di visione delle immagini in movimento.

Il Progetto

Primitive nasce come un progetto collaborativo con i giovani abitanti di Nabua, villaggio nel Nord della Thailandia, che fu messo sotto assedio, dagli anni ‘60 agli anni ‘80, dall’esercito thailandese. Nel 1965 una ribellione degli agricoltori diede luogo a una cruenta battaglia a cui seguirono lunghi anni di violenze che portarono alla fuga degli uomini, lasciando il villaggio abitato solo dalle donne e dai bambini. Gli adolescenti del luogo, figli e nipoti dei ribelli di un tempo, con i quali il regista ha vissuto, lavorato, condiviso momenti della giornata, danno vita a un’opera d’arte partecipata dove la vitalità e l’energia dei ragazzi si fondono con il linguaggio narrativo dell’artista.

Apichatpong Weerasethakul, il cui progetto artistico coincide quasi totalmente con le proprie scelte di vita, trascorre lunghi periodi alla ricerca delle storie per i suoi film, esplorando i luoghi del suo Paese legati alla memoria collettiva e quella personale. Lavorando e vivendo per lunghi periodi con coloro che poi diventano i protagonisti delle sue opere, l’artista prende spunto dalle vicende di vita delle persone incontrate, intrecciandole con le proprie visioni in un racconto frammentato e visionario che è la cifra artistica delle sue opere.

“La presenza dei ragazzi ha reso l’aria di Nabua respirabile” racconta. “Così Primitive è diventato il ritratto di una generazione di adolescenti discendenti da contadini comunisti. Ero affascinato dai loro tagli di capelli, dal loro abbigliamento alla moda. Era il look delle popstar thailandesi e coreane. [Preparando Primitive] Ho sognato di produrre una rock band di Nabua. E loro hanno sognato di diventare attori!” racconta l’artista. (Da Apichatpong Weerasethakul, a cura di James Quandt. Filmmuseum Synema, 2009)

Primitive – oltre le vicende storiche e biografiche a cui è legato – è un ritratto universale di una generazione di giovani che forse ha perso il senso della storia ma non l’energia e la speranza necessarie per immaginare un futuro migliore.

Con un linguaggio dirompente che fonde modalità e codici produttivi e travalica le frontiere dell’arte e del cinema, Apichatpong Weerasethakul riafferma le origini e l’identità di un luogo dimenticato e di una popolazione negletta e li proietta verso il futuro con la forza di sentimenti universalmente incorruttibili come l’amicizia, l’unione, il desiderio di evasione. I fatti reali si innestano nella leggenda, nella favola e nel racconto: in questo senso il lavoro di Apichatpong Weerasethakul pone un nuovo paradigma sia nel campo del cinema sia in quello dell’arte, dimostrando come i confini fra accadimenti, documentazione, memoria e ricostruzione siano sottili e ambigui e sempre influenzati dallo sguardo di chi racconta.

Primitive è stata commissionata dalla Haus der Kunst, Monaco, da FACT (Foundation for Art and Creative Technology), Liverpool e da Animate Projects, Londra. E’ stata prodotta da Illuminations Films, Londra, e dalla casa di produzione di Apitchatpong Kick the Machine Films, Bangkok.

Tutto in una notte: il cinema di Apichatpong Weerasethakul il 22 marzo dalle 7 di sera alle 8 del mattino in HangarBioccca.

Dalle ore 19 di venerdì 22 marzo alle ore 8 di sabato 23 marzo verranno proiettati tutti i film di Apichatpong Weerasethakul, la maggior parte dei quali in anteprima assoluta in Italia, come Mysterious Objects at Noon. Le proiezioni avverranno in un cinema appositamente realizzato e dotato di proiettori 35mm e video. Lungo la nottata, evento mai prima realizzato, saranno proiettati anche Uncle Boonmee, film vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes 2010 e a cui la mostra Primitive è strettamente legata, e Syndromes and a Century, in concorso alla 63° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

La rassegna integrale, occasione imperdibile di immergersi nel mondo onirico e misterioso di Apichatpong Weerasethakul, si può considerare un’estensione ideale della mostra Primitive.

Tutti i film, sia i lungometraggi sia i cortometraggi, saranno eccezionalmente in sottotitolati in italiano. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Rassegna d’autore: i film scelti da Apichatpong Weerasethakul

Dal 14 marzo al 25 aprile, il giovedì alle ore 21.00, ritorna la Rassegna d’autore – I film scelti da Apicahtpong Weerasethakul, l’appuntamento consueto del programma HB Public dedicato ai film scelti dagli artisti di HangarBicocca. Un modo per approfondire la visione della mostra in corso, avvicinandosi alla cultura dell’artista e ai suoi mondi di riferimento attraverso il linguaggio coinvolgente ed evocativo del cinema. Tra i scelti dall’artista e regista thailandese The Conversation di Francis Ford Coppola (1974), Love Streams di John Cassavetes (1984) fino a Goodbye Dragon Inn di Tsai Ming Liang (2003). Le date: 14-03/28-03/4-04/18-04/25-04. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Pirelli e l’arte contemporanea

Il programma di mostre e attività gratuite di HangarBicocca è reso possibile grazie al sostegno di Pirelli che garantisce la qualità internazionale della programmazione e la possibilità di produrre installazioni site-specific progettate e realizzate internamente: un contributo che fa di questa istituzione una vera e propria officina progettuale i cui processi di ricerca e di innovazione ben riflettono i valori dell’impresa.

HangarBicocca 7 marzo – 28 aprile 2013

Commenta con Facebook

leave a reply

*