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Villa Croce. Chaotic Passion‏: Artist Talk #1

Jacopo Miliani_dire e detti_2013_ph Nuvola Ravera Jacopo Miliani_dire e detti_2013_ph Nuvola Ravera
Jacopo Miliani_dire e detti_2013_ph Nuvola Ravera
Jacopo Miliani_dire e detti_2013_ph Nuvola Ravera

Primo Artist Talk in programma al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce (Genova).

Appuntamento aperto al pubblico giovedì 25 febbraio ore 18, parteciperanno all’incontro gli artisti Jacopo Miliani e Silvia Giambrone, in occasione della mostra VX30 | Chaotic Passion. Il museo propone una serie di incontri con gli artisti e le curatrici della mostra per approfondire e discutere tematiche e opere.

GLI ARTIST TALKS

Tra febbraio e marzo, un ciclo di incontri con gli artisti partecipanti alla mostra VX30 | Chaotic Passion offre al pubblico un’occasione speciale per avvicinarsi al mondo dell’arte contemporanea.
Gli artisti sono invitati a raccontare in prima persona il proprio percorso artistico e a condividere con il pubblico le modalità della loro ricerca.

L’iniziativa è resa possibile grazie al sostegno di Amixi di Villa Croce.

giovedì 25 febbraio, ore 18
Silvia Giambrone e Jacopo Miliani

giovedì 3 marzo, ore 18
Rebecca Moccia e The Cool Couple

giovedì 10 marzo, ore 18
Serena Porrati e Alice Cattaneo

giovedì 17 marzo, ore 18
Chiara Camoni e Margherita Morgantin

silvia giambrone_diario_2011
silvia giambrone_diario_2011

LA MOSTRA

La mostra Chaotic Passion, ideata in occasione del trentennale del Museo di Villa Croce, intende esplorare questa relazione dialettica innescando un dialogo fra le opere storiche della collezione e quelle prodotte nel corso degli ultimi dieci anni da una nuova generazione di artisti.

Ospitato negli ambienti della omonima villa, il Museo di Villa Croce inaugura nel 1985 come spazio espositivo destinato principalmente ad accogliere mostre di arte contemporanea. Con l’acquisizione della raccolta Cernuschi Ghiringhelli da parte del Comune di Genova nel 1990, si dà inizio alla creazione di una collezione permanente che viene incrementata nei decenni successivi soprattutto attraverso lasciti e donazioni. Il suo nucleo storico riflette la passione di Maria Cernuschi Ghiringhelli per le ricerche legate agli sviluppi dell’astrattismo italiano e la sua personale interpretazione dell’acquisto di un’opera inteso come mezzo per sostenere e incoraggiare gli artisti.

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