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L’antiquariato di nuovo “live”: Pandolfini torna in sala a metà giugno

L’antiquariato torna “live”. Da Pandolfini si riparte con le aste del 16- 17 giugno a Firenze

Il ritorno alla nuova normalità con la prima vendita “in sala” dopo questo lungo e forzato periodo di lockdown sarà con il catalogo di “Mobili e Oggetti d’Arte italiani ed internazionali”.
Suddiviso in due sezioni, una prima dedicata all’antiquariato inteso nel suo senso più tradizionale, quello cioè di opere di alto artigianato artistico espressione delle diverse culture e sensibilità della nostra Penisola in epoche differenti, e una seconda curata dal Dipartimento di International Fine Art che allarga lo sguardo alla produzione internazionale ma, soprattutto, presenta opere di gusto prettamente internazionale.

Tra gli highlight, un’importante Ribalta lombarda di metà Settecento, un mobile di raro garbo nelle proporzioni delle superfici appena mosse lastronate in radica di noce e definite dalle classiche “cornicette nere”, stimata 8.000/12.000 euro. Lombardo anche un elegante cassettone attribuito a Giovanni Maffezzoli e databile al 1800 circa, interamente lastronato e intarsiato in essenze pregiate con capricci architettonici di grandi dimensioni contornati da fregi naturalistici di maggioliniana memoria, stima 10.000/15.000 euro.

Dalla Lombardia al Piemonte con un raro Sortout de table destinato a impreziosire in maniera stupefacente una mensa principesca realizzato sicuramente in epoca neoclassica per un’importante residenza. Completo della sua custodia originale, un baule in legno che riporta ancora la targhetta con il numero d’inventario, è stimato 40.000/60.000 euro.

Allo stesso periodo, quello neoclassico, risale anche un importante Camino francese in marmo bianco decorato da una ricca montatura in bronzo dorato con lesene a voluta, motivi vegetali e volti femminili abbelliti da rami e perline, stima 10.000/15.000 euro.

Ancora Francia fine del XVIII secolo per una rara Coppia di vasi realizzati in metallo brunito e decorati da manici a forma di teste di capra e ricchi festoni di foglie e grappoli d’uva in bronzo dorato e cesellato, stima 4.000/6.000 euro. Infine una Placca in micromosaico raffigurante una delle vedute più suggestive di Roma, “Castel Sant’Angelo dal Tevere con la basilica di San Pietro sullo sfondo”, stima 13.000/18.000 euro.

Il giorno seguente, il 17 giugno, torna l’annuale appuntamento di Pandolfini con la vendita di cornici dal Rinascimento all’Ottocento.  Alcuni splendidi esempi della produzione internazionale: spagnoli, fiamminghi e francesi, completano un catalogo che, anche per questa vendita, vede protagonista indiscussa la produzione italiana dal Rinascimento all’Ottocento declinata in tutte le sue varietà regionali, con le loro caratteristiche stilistiche e decorative che le rendono uniche.

La produzione romana del Seicento e Settecento è ben rappresentata da un nutrito e interessante gruppo di cornici in cui sottili profili dorati e ornati da intagli si alternano a fasce mistilinee ebanizzate, tra queste ne segnaliamo una del XVII secolo la cui stima è di 1.500/2.500 euro (lotto 33), mentre poco meno, 1.000/1.500 euro, è quanto è richiesto per una cornice sempre del XVII secolo interamente dorata nelle cui piccole dimensioni vede un intervallarsi di fasce intagliate e lisce (lotto 41).

E se la produzione romana del Seicento si concentra in particolare sulle molteplici variazioni della cornice “salvadora”, nello stesso periodo gli intagliatori fiorentini, che risentono dell’atmosfera barocca, creano cornici in cui le volute di ascendenza manierista si evolvono in cartocci capricciosi dai quali emergono creature marine, maschere demoniache, bucrani, artigli e figure zoomorfe in un viluppo spesso inestricabile ispirato alla produzione artistica dei maestri attivi alla corte dei Granduchi medicei, come Stefano Della Bella, Callot, Giambologna e Pietro Tacca.

Proprio a questo filone, in cui l’elemento naturalistico si mescola e si confonde con un fantasioso metamorfismo, appartiene una cornice fiorentina nella quale, tra conchiglie e foglie accartocciate, emergono sui montanti volti maschili con baffi arricciolati e lunghe lingue pronti da un momento all’altro a mimetizzarsi tra i viluppi di foglie; realizzata nella prima metà del XVII secolo questa cornice è stimata 5.000/7.000 euro (lotto 50).

Risalendo lungo la penisola, sono numerosi gli esemplari della ricca e variegata produzione emiliana, che tra Sei e Settecento porta ai massimi livelli il gusto di adornare le proprie cornici con ricche fasce scolpite a giorno a motivi di grandi volute che partendo dai centri inferiori si portano simmetricamente al centro superiore fino a formare una ricca cimasa, spesso abbellita da rami fioriti come un bell’esemplare bolognese del XVIII secolo proposto da Pandolfini a 2.500/3.500 euro (lotto 53).

Anche la Venezia rinascimentale è degnamente rappresentata nella vendita di giugno con un gruppo di cornici tipiche della produzione settecentesca di gusto Rococò caratterizzate da profili sagomati su fondo a chicco di riso ornato ai centri e agli angoli da tralci vegetali intervallati da riserve mistilinee come una del XVIII secolo, offerta a 1.000/1.500 euro (lotto 24), vi è anche un esemplare cinquecentesco, la cui stima è di 4.000/6.000 euro, dall’impianto decorativo raro e particolare che ha una sagoma a cassetta tipica del XVI secolo arricchita da medaglioni in madreperla ovali e a losanga all’interno di una profilatura in oro ornata da piccoli fiori.

 

MOBILI E OGGETTI D’ARTE ITALIANI E INTERNAZIONALI
16 GIUGNO 2020 ore 15.00

L’ARTE DI ORNARE I QUADRI: CORNICI DAL RINASCIMENTO ALL’OTTOCENTO
17 GIUGNO 2020 ore 10.00

Esposizione FIRENZE
Venerdì 12 giugno 2020 10-18
Sabato 13 giugno 2020 10-18
Domenica 14 giugno 2020 10-18
Lunedì 15 giugno 2020 10-18

Palazzo Ramirez Montalvo
Borgo degli Albizi 26
info@pandolfini.it

www.pandolfini.it

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