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Critica d’arte e inclusione sociale. A Firenze l’edizione 2020 di Scripta Festival

Scuola di Santa Rosa, Luigi Presicce e Francesco Lauretta Scuola di Santa Rosa, Luigi Presicce e Francesco Lauretta
Scuola di Santa Rosa, Luigi Presicce e Francesco Lauretta
Scuola di Santa Rosa, Luigi Presicce e Francesco Lauretta

Diretto da Pietro Gaglianò, quest’anno Scripta Festival affianca alla tradizionale sede della Libreria Brac alcune Case del Popolo dell’area fiorentina

Incontri scaturiti dalla riflessione su testi importanti per la critica d’arte, ma tesi alla discussione e al confronto sui temi della comunità, della critica ai sistemi di potere, dell’inclusione sociale. È questo il focus scelto dall’edizione 2020 di Scripta Festival, rassegna diretta a Firenze da Pietro Gaglianò che quest’anno, in linea con l’impostazione “sociale” scelta, affianca alla tradizionale sede della Libreria Brac alcune Case del Popolo dell’area fiorentina.

Il sottotitolo di questa edizione è La città che sale, una citazione esplicita della tela di Umberto Boccioni del 1910, considerata la sua prima opera futurista, presentata nella Prima Esposizione di Arte libera, una mostra sperimentale anche per il pubblico al quale si rivolgeva: gli operai e gli altri frequentatori della Casa del Lavoro di Milano. Ogni incontro vedrà la partecipazione di studiosi e attivisti che si rivolgeranno a un pubblico il più possibile trasversale in una dimensione orizzontale, un simposio aperto per la comprensione e per l’ampliamento degli orizzonti.

 

Flavio Favelli, Bologna la rossa
Flavio Favelli, Bologna la rossa

Il corpo è al centro di Tableau Vivant 2020, l’installazione che Marta Dell’Angelo ha pensato espressamente per lo spazio della Libreria Brac, da sempre cuore pulsante di Scripta e luogo del primo appuntamento di questa edizione (venerdì 16 ottobre). Dal 17 ottobre, per tre sabati consecutivi, gli incontri si svolgeranno in tre diverse Case del Popolo: ogni appuntamento vedrà in parallelo lo svolgimento di una sessione della Scuola di Santa Rosa, progetto fondato dagli artisti Francesco Lauretta e Luigi Presicce che porta in vari spazi pubblici d’Italia, nonché all’estero, un simposio di disegno dal vero aperto a tutti.

Il primo appuntamento, alla Casa del Popolo di Settignano, è con il volume Hyperpolis. Architettura e Capitale, scritto da Serge Latouche e Marcello Faletra. Sabato 24 il festival si sposta alla Casa del Popolo “Il progresso”, dove Angela Maderna presentea il volume L’altra metà dell’avanguardia quarant’anni dopo dedicato alla mostra capitale che Lea Vergine realizzò nel 1980. L’ultimo appuntamento sarà alla SMS di Peretola, dove Flavio Favelli presenterà il libro Bologna la rossa, un diario per immagini, disegni e memorie di quella stessa Italia drammatica che ha segnato l’educazione estetica dell’artista.

www.libreriabrac.net

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