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Fontana, Baj, Manzoni. Confronto e dialogo tra titani del Novecento, a Torino

Lucio Fontana Concetto spaziale (Barocco) 1956 oil mixed media and glitter on canvas Courtesy Mazzoleni London Torino Lucio Fontana Concetto spaziale (Barocco) 1956 oil mixed media and glitter on canvas Courtesy Mazzoleni London Torino
Lucio Fontana Concetto spaziale (Barocco) 1956 oil mixed media and glitter on canvas Courtesy Mazzoleni London Torino
Lucio Fontana Concetto spaziale (Barocco) 1956 oil mixed media and glitter on canvas Courtesy Mazzoleni London Torino
Triade assoluta. Tre indiscussi maestri dell’arte italiana del secondo dopoguerra in mostra da Mazzoleni Torino, orchestrati dalla curatela di Gaspare Luigi Marcone: Lucio Fontana (1899-1968), Enrico Baj (1924-2003) e Piero Manzoni (1933-1963). Il progetto costituirà un omaggio al 1958, anno particolarmente significativo in cui le diverse ricerche dei tre artisti furono esposte e pubblicate insieme. L’esposizione è accompagnata dal volume di Marcone Fontana Baj Manzoni 1958 – 2018, edito da Carlo Cambi editore, 2018.

Nel 1958, furono presentate in Italia due mostre intitolate Fontana Baj Manzoni, entrambe accompagnate da un testo critico di Luciano Anceschi. La prima si tenne presso la Galleria Bergamo nella città di Bergamo dal 4 al 17 gennaio. La seconda ebbe luogo nella Galleria del Circolo di Cultura di Bologna dal 23 marzo all’8 aprile dello stesso anno. Quasi certamente nella mostra di Bologna Manzoni presentò per la prima volta le sue nuove “opere bianche”, successivamente intitolate Achromes.

Piero Manzoni Untitled 1957 oil and tar on canvas 50x65cm Courtesy Mazzoleni London Torino
Piero Manzoni Untitled 1957 oil and tar on canvas 50x65cm Courtesy Mazzoleni London Torino

Oltre all’importanza che ebbe per la carriera di Manzoni, il 1958 fu un anno determinante anche per la ricerca di Fontana. Infatti, dopo l’invenzione dei ‘buchi’ del 1949, iniziò a lavorare sul suo primo Concetto spaziale Attese realizzando “tagli” sulla superficie della tela e proprio nel 1958 una sala della Biennale di Venezia fu dedicata al lavoro di Fontana con una panoramica sul suo percorso rivoluzionario. Lo stesso anno, nel mese di settembre, fu pubblicato il terzo numero del periodico nucleare “Il Gesto”, a cura di Baj, Manzoni e Sergio Dangelo. La copertina della rivista, concepita da Fontana, è caratterizzata da una serie di “buchi” mentre all’interno sono riprodotte opere di artisti e poeti contemporanei (Gillo Dorfles, Jean Dubuffet, Marcel Duchamp, Asger Jorn e altri).

Le opere esposte analizzeranno questo momento chiave della storia dell’arte, attraverso lavori del 1958 ma anche antecedenti e posteriori, al fine di mettere in luce i percorsi degli artisti. Focalizzandosi sull’utilizzo di nuovi metodi radicali e sulle sperimentazioni dei materiali, che spesso finirono per contrassegnare i loro lavori più importanti, la mostra attraverserà grandi movimenti artistici come Spazialismo e Arte Nucleare. L’allestimento evidenzierà il dinamico scambio di idee d’avanguardia, generato anche dalla rapida trasformazione tecnologica e culturale che caratterizzò l’Italia in questo periodo.

Enrico Baj Peinture nucléaire (Dedicato ad André Kuhn) 1952 oil on canvas 80x60cm Courtesy Mazzoleni London Torino
Enrico Baj Peinture nucléaire (Dedicato ad André Kuhn) 1952 oil on canvas 80x60cm Courtesy Mazzoleni London Torino

Lucio Fontana | Enrico Baj | Piero Manzoni
A cura di Gaspare Luigi Marcone
15 ottobre – 19 dicembre 2020

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