Data
Data - 24 Mag 2025 until 20 Lug 2025
Luogo
Castello di Postignano
Categoria/e
contemporanea
Artista
Antonio Biasiucci
Curatore
Arianna Catania
A Castello di Postignano (PG), presso l’appartamento Sabbioneta, è allestita la mostra di fotografia di ANTONIO BIASIUCCI dal titolo “Anamorfòṡi” a cura di Arianna Catania
L’esposizione, nell’ambito della 13a edizione della manifestazione culturale “Un Castello all’orizzonte“, che si svolge al borgo umbro restaurato, potrà essere visitata fino al 20 luglio prossimo, tutti i giorni, dalle 10 alle 20, con ingresso gratuito.
Quando osserviamo qualcosa, gli occhi inviano segnali al cervello che prova ad associare all’immagine significati comprensibili. Non si tratta di un semplice “guardare”, non c’è nulla di passivo ed automatico nel processo visivo: è piuttosto un complesso processo di decodificazione, che sfida ogni volta le nostre capacità mentali. Ma se le immagini che ci troviamo davanti, pur avendo una radice figurativa definita, mutano continuamente identità, il nostro cervello non può assegnare ad esse un significato univoco.
La mostra Anamorfòṡi esplora il concetto di percezione, sfida il nostro cervello con la metamorfosi visiva, indagando come le forme possano essere trasfigurate sotto la mano e l’occhio dell’artista, e come queste mutazioni possano dare nuovo senso alle immagini, modificando l’interazione tra uomo e realtà. La luce, vera sostanza del processo visivo, è lo strumento della metamorfosi: genera forme inaspettate, modifica gli oggetti, genera stupore in chi guarda.
Le immagini di Biasiucci, avvolte in un profondo bianco e nero, sono immerse in una dimensione di profonda astrazione: i suoi crani, i suoi pani, le sue mozzarelle, i suoi tronchi di legno non appartengono più alla realtà, diventano narratori di un altro mondo. Dimostrano la transitorietà delle cose e la relatività dello sguardo e del concetto stesso di reale.
Gli oggetti cercano di sfuggire dalla rigidità della propria forma, perdono la propria funzione originaria. Traghettano su un paesaggio lunare, approdano su un altro pianeta. Il pane, simbolo di nutrimento, il cranio, metafora della morte, il tronco di legno, simbolo di vita, si trasformano in meteoriti, rocce, liquidi, in materiali in costante trasformazione.
In questa materia primaria appaiono volti, entità evanescenti e misteriose. Appare uno specchio che riflette chi guarda. Perché la geometria dei segni si fonde con la materia fotografata e le forme organiche si contaminano con forme astratte.
Il gioco di prospettive cancella i contorni e ci invita a liberare le energie dell’immaginazione, sospesa tra il visibile e l’invisibile.
Antonio Biasiucci nasce a Dragoni (Caserta) nel 1961. Nel 1980 si trasferisce a Napoli, dove comincia un lavoro sugli spazi delle periferie urbane e contemporaneamente una ricerca sulla memoria personale. Fin dagli inizi la sua ricerca si radica nei temi della cultura del Sud e si trasforma, in anni recenti, in un viaggio dentro gli elementi primari dell’esistenza.
Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui, nel 1992, ad Arles, il premio “European Kodak Panorama”; nel 2005 il “Kraszna/Krausz Photography Book Awards”, per la pubblicazione del volume Res. Lo stato delle cose (2004) e, nello stesso anno, il “Premio Bastianelli”; nel 2016 Premio Cultura Sorrento.
Numerosissime le mostre personali e le partecipazioni a mostre collettive, a festival e rassegne nazionali e internazionali. Biasiucci è stato invitato fra gli artisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2015. E’ docente di “Fotografia come linguaggio artistico” presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2012 fonda il “LAB/per un laboratorio irregolare” come azione di volontariato sociale, un percorso per giovani artisti.
Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni, in Italia e all’estero, tra cui: Istituto nazionale per la grafica, Roma; MAXXI, Roma; PAN Palazzo delle Arti, Napoli; MADRE-Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina, Napoli; Metropolitana di Napoli; Galleria Civica di Modena; Museo di fotografia contemporanea Villa Ghirlanda, Cinisello Balsamo (Milano); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte Contemporanea, Guarene (Cuneo); Fondazione Banco di Napoli; Collezione Banca Unicredit, Bologna; Bibliothèque nationale de France, Parigi; Maison Européenne de la Photographie, Parigi; Château d’Eau, Tolosa; Musée de l’Elysée, Losanna; Centre de la Photographie, Ginevra; Fondazione Banca del Gottardo, Lugano; Centre Méditerranéen de la Photographie, Bastia; Galerie Freihausgasse, Villach (Austria); Departamento de investigación y documentación de la Cultura Audiovisual, Puebla (Messico), Mart, Rovereto, Pio Monte Della Misericordia, Napoli; Fondazione Modena per la fotografia; Musei Vaticani.
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La tredicesima edizione della manifestazione culturale “Un Castello all’orizzonte” che si tiene a Castello di Postignano (PG), si svolge da fine aprile a fine ottobre 2025.
La rassegna, con il patrocinio della Provincia di Perugia e del Comune di Sellano, offre un ricco e variegato programma:
mostre permanenti e temporanee di fotografia e di arte contemporanea – conferenze – presentazioni di libri – proiezioni di documentari – concerti di musica classica, jazz e pop.
E come oramai è tradizione, al borgo restaurato si svolgono masterclass di pianoforte e di disegno.
TRA GLI EVENTI IN CARTELLONE:
La seconda edizione del Postignano Music Festival, pensato come un continuo dialogo tra le arti tutte e tra grandi artisti di fama, si terrà in due fine settimana di ottobre; Direttore Artistico è il celebre violoncellista e direttore d’orchestra Luigi Piovano e Presidente della manifestazione musicale è l’imprenditore del turismo Enrico Ducrot.
Protagonisti dei sette concerti in programma saranno: Alessandro Taverna, pianoforte – Pasquale Corrado compositore e Matteo Succi, digital artist, che presenteranno una Prima mondiale – Giulia Rimonda, violino – Gabriele Ruggeri, percussioni – il Trio PLP for BOSSO formato da Francesco Libetta al pianoforte, Luigi Piovano al violoncello e Aylen Pritchin al violino – Francesco Di Rosa, oboe & il Trio Plavens formato da Elisa Scudeller al violino, Giulia Scudeller alla viola, Veronica Andrea Nava Puerto al violoncello – il Fabiana Rosciglione Quartet formato dalla cantante jazz Fabiana Rosciglione, Giorgio Rosciglione al contrabbasso, Enrico Solazzo al pianoforte, Emanuele Zappia alla batteria.
Anche nell’edizione 2025 è prevista la Prima esecuzione assoluta del brano vincitore del Concorso di Composizione commissionato dal Festival agli alunni del Conservatorio di Musica “Francesco Morlacchi” di Perugia; sarà selezionato da una Giuria di livello internazionale eppoi sarà pubblicato dalla casa editrice Suvini Zerboni.
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Un concerto di madrigali e musica sacra, dal titolo “La musica dei Pontefici”, in memoria di Domenico Mustafà, uno degli ultimi cantanti castrati, compositore e direttore di coro, nato vicino a Castello di Postignano. Ritornano i Sixtini Cantores, sopranisti della Cappella Sistina in Vaticano.
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Il concerto di musica classica con il Trio Fenice (Federico del Principio, pianoforte – Elenoir Javanmardi, violino – Valentina Bionda, violoncello) del 5 luglio, in collaborazione con Le Dimore del Quartetto e Casa Menotti Spoleto.
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Il concerto di Simone Vallerotonda con il suo liuto a otto cori: eseguirà il repertorio che ha inciso lo scorso anno per l’etichetta discografica Arcana/Outhere Music, nella chiesa del borgo dedicata alla SS Annunziata.
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ED ANCORA ……….
Altri musicisti che si esibiranno durante “Un Castello all’orizzonte” sono:
per la musica classica, i pianisti Gianluca Luisi che eseguirà al pianoforte musiche di F. Chopin – Sergio Lattes con il suo “Concerto con parole” dal titolo “Cent’anni di valzer” – Chiara Caputo – Antonino Caracò; i violinisti Simone Spadino ed Eva Lesage.
Per la musica jazz, il Gerardo Grande Quartet (Gerardo Grande chitarra jazz, Lorenzo Bisogno sassofono, Andrea Ambrosi contrabbasso, Fabio D’Isanto batteria) e il Reunion Trio (Giovanni Benvenuti sassofono tenore, Francesco Pierotti contrabbasso, Fabio D’Isanto batteria).
Per la musica pop e jazz, si esibiranno la cantante e pianista Michela Musco che vive da anni a Parigi e la talentuosa cantante jazz francese Anne Carleton.
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Da segnalare in altri due appuntamenti in programma tre autorevoli esperti di musica colta come Dinko Fabris, Mauro Bucarelli e Mariella Pandolfi
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Per la sezione “documentari”, sarà proiettato “Gli arabi delle paludi” opera audiovisiva di
del giornalista Pietro Del Re e con la regia di Enzo Aronica.
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Ospiti delle “presentazioni di libri” saranno:
gli antropologi Elisabetta Moro e Marino Niola con il loro nuovo libro “GATTI NERI E SPECCHI ROTTI. Perché siamo superstiziosi” (Einaudi, 2025), presenterà il giornalista Francesco Merlo;
Pier Luigi Petrillo, professore ordinario di Diritto pubblico e avvocato, con l’ultima sua opera dal titolo “L’IRAN DEGLI AYATOLLAH” (Il Mulino, 2025) presentata dal giornalista Alberto Negri;
la storica dell’arte Vittoria Garibaldi e l’architetto Luigi Fressoia, autori del libro “DALL’ABBANDONO AL RESTAURO: CASTELLO DI POSTIGNANO (Clean Edizioni, 2025); presenta e coordina Mario Tosti, Presidente della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria – partecipano Giuseppe Roma, vicepresidente del Touring Club Italiano e Attilio Gubbiotti, Sindaco di Sellano – conclude Stefania Proietti, Presidente della Regione Umbria.
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Le due esposizioni temporanee di fotografia, a cura di Arianna Catania, sono:
“ANAMORFÒSI” di Antonio Biasiucci e “ATLANTE NATURALE” di Alessandra Calò.
Altra due mostre temporanee sono:
“DISEGNI DAL VIVO 2014 – 2024” degli allievi delle masterclass tenute in dieci anni dall’artista Michèle Delisle della Concordia University, Canada;
“ACQUERELLI BOTANICI, UN VIAGGIO TRA FORME E COLORI” di Giulia Galasso, al vernissage presenterà le opere e l’artista Isabella Dalla Ragione.