Data
Data - 22 Ago 2020 until 18 Set 2020
Luogo
Portopiccolo Art Gallery
Categoria/e
contemporanea
Artista
Vania Elettra Tam
Curatore
Carlo Micheli
Web:-https://www.facebook.com/events/239178003792800
Insolita Mente
Vania Elettra Tam
a cura di Carlo Micheli
22 agosto – 18 settembre 2020
Portopiccolo Art Gallery
Vania Elettra Tam torna con le proprie opere nella splendida cornice di Portopiccolo a Trieste, esponendo nuovamente, a 4 anni di distanza, all’Art Gallery di Fabio Fonda.
Lo fa con immagini stravaganti generate dall’innesto di vari elettrodomestici nelle teste (nella mente) delle dame del Pollaiolo creando così un anacronismo lampante, ma anche con la rappresentazione di pesci (pensieri) immersi all’interno o all’esterno della “boccia” cranica di donne contemporanee, oppure con ritratti maschili trasformati, dall’inserimento di marchingegni casalinghi, in “soldatini”.
Dunque la testa, la mente, è al centro dei nuovi cicli pittorici di Vania Elettra Tam, sia nel caso di Tecnologica-mente, il ciclo pittorico dove i crani non sono semplicemente sormontati ma si mutano in protuberanze elettroniche, dissacrante parodia de “l’uomo moltiplicato” marinettiano, sia in Natural-mente, la ricerca più recente e intima dell’artista, dove pesci allegorici, che simboleggiano differenti stati mentali, fluttuano in cerca di una condizione ottimale.
Insolita Mente
Vania Elettra Tam
a cura di Carlo Micheli
22 agosto – 18 settembre 2020
Portopiccolo Art Gallery
strada “Le Botteghe”
34011 Portopiccolo Sistiana (TS)
orari: martedì giorno di chiusura gli altri giorni dalle 17 alle 21
o su appuntamento
info@fabiofonda.art
#portopiccolosistiana
facebook.com/sistianaportopiccolo
Insolita Mente
Vania Elettra Tam
opere in mostra:
Queste immagini stravaganti generate dall’innesto di vari elettrodomestici nelle teste (nella mente) delle dame del Pollaiolo, costituiscono un anacronismo lampante, una contaminazione surreale che sembra suggerire come la tecnologia nasca dalle esigenze del genere femminile allo scopo di ottimizzare i lavori domestici. Niente di più sbagliato! Le “donne moltiplicate” sono in realtà una risposta ironica e irridente all’idea futurista dell’uomo-macchina, modificato, ottimizzato tecnologicamente per aumentarne la potenza fisica…
“Noi crediamo alla possibilità di un numero incalcolabile di trasformazioni umane, e dichiariamo senza sorridere che nella carne dell’uomo dormono delle ali”…”Sarà dotato di organi inaspettati: organi adattati alle esigenze di un ambiente fatto di urti continui. Possiamo prevedere fin d’ora uno sviluppo a guisa di prua della sporgenza esterna dello sterno, che sarà tanto più considerevole, inquantoché l’uomo futuro diventerà un sempre migliore aviatore”. Va da sé che in questa visione “anti-romantica” e fantasiosa della realtà il ruolo della donna è non solo subordinato ma, di fatto, puramente riproduttivo… “bisogna che i giovani maschi contemporanei, essendo finalmente immunizzati contro la malattia dell’amore, imparino metodicamente a distruggere in sé tutti i dolori del cuore, lacerando quotidianamente i loro affetti e distraendo infinitamente il loro sesso con contatti femminili rapidi e disinvolti”.
Secondo il suo stile, dunque, Vania Elettra Tam non scende sul piano della confutazione diretta delle deliranti tesi marinettiane, ma dà corpo ad una serie di ipotetiche “donne moltiplicate”, viste attraverso la lente distorta dei futuristi, quindi potenziate nel campo del cucito, delle pulizie domestiche, della cucina, di tutte quelle attività “donnesche” che loro competono, secondo una logica prettamente maschilista. Queste escrescenze craniche a forma di elettrodomestici, si contrappongono alle deformazioni ideologiche futuriste attraverso il sorriso più sarcastico, l’ironia più smaccata, l’affermazione di una femminilità per sua stessa natura “moltiplicata”.
I talents di cucina somigliano sempre di più ad un addestramento militare dove sergenti di ferro tendono a spezzare ogni forma di autonomia per omologare il pensiero degli aspiranti chef. “Credere, ubbidire, cucinare” è il nuovo diktat. Così aspiranti cuochi militarizzati e alienati snaturano la propria fantasia in ossequio ai generali plurimedagliati, anzi, pluristellati. Nascono così il “Bollito mesto”, lo “Spremuto al limite”, il “Tostato a puntino”, lo “Stirato a vapore” e lo “Sbattuto cronico”, i nuovi anti-eroi nati da pennello e mente sottili di Vania Elettra Tam. Le opere appartengono al ciclo “tecnologica-mente”, ma occupano un posto a parte, sia perché i personaggi sono per la prima volta maschili, sia perché l’arma solitamente affilata dell’ironia si fa sferzante e derisoria, rivolgendosi palesemente contro l’accettazione alienata e pecoreccia dei concorrenti, trasformati dagli elettrodomestici, indossati come cappelli militari, in marinaio-spremi agrumi, corazziere-bollitore, alpino-ferro da stiro, ecc…