Miti Zanetti Giuseppe 1859 – 1929

Miti Zanetti Giuseppe
Giuseppe Miti Zanetti (Modena, 9 ottobre 1859 – Milano, 1929) è stato un pittore e incisore italiano, principalmente di vedute di Venezia.
Biografia
Si iscrisse all’Accademia modenese nel 1873; passò poi a quella di Bologna e a vent’anni si impiegò in uno studio d’arte applicata.
Legatosi d’amicizia con R. Brugnoli, lo seguì a Venezia nel 1880, dando inizio a un periodo di intenso lavoro.
A partire dal 1886 e fino al 1914, espose con assiduità alle mostre italiane (fra l’altro, Scirocco, Genova 1886; Ritorno dalla pesca, Milano 1888; Un traghetto nel Canal Grande, Giudecca di notte, Firenze 1896; Barche abbandonate, Roma 1909), sostenuto da un successo anche mondano al quale contribuì la stretta amicizia con M. Fortuny.
Con gli ultimi anni del secolo trattò anche l’acquaforte.
Dipinse luminose vedute lagunari (Venezia addormentata, 1895, Venezia, Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro) e più rari paesaggi alpestri (Raccolana-Valle del Fella, Udine, Museo Civico).
Sono celebri i suoi malinconici notturni dalla pennellata densa e fratta, caratterizzati da un’accesa tavolozza, che sfalda i contorni per cogliere le liriche vibrazioni della laguna (Venezia che scompare, 1900, coll. privata).
Morì a Milano nel 1929.
Alcune opere:
Calma (1888)
Il figlio della Laguna (1888)
Lo scialle rosa (c.1890)
Partenza dal Cavallino (1891)
Frühlingstag bei Venedig (1897)
Notte al Cavallino (1900/01)
Bachlandschaft (1911)
Paesaggio montano (1917)
Veduta di canale veneziano (1919)
Autunno (1920)
Venezia (1920)
Canale a Venezia (1920)
Scorcio di Canale a Venezia (1921)
Paesaggio fluviale con figura (1922)
Venecia (1924)
Notturno veneziano (1924)
Dal bacino di Piazza San Marco (1925)
Ponte del paradiso (1925)
In riva al Brenta (1926)
Scorcio veneziano
Laguna dall’isola di Mazzorbo
Venezia, tramonto sulla punta della Dogana
Rio dell’Agnello a Venezia
Il naviglio lungo via Senato a Milano
Paesaggio notturno con gregge presso un fiume.