ROMANICO
Con il termine arte romanica si intende quella corrente artistica medievale che si sviluppò a partire dalla fine del X secolo fino al XII secolo, quando venne surclassata dalla preponderante affermazione dell’arte gotica.
Wiligelmo, Arca di Noè e uccisione di Caino, Storie della Genesi, 1099-1106 d.C. circa, Duomo, Modena
Il termine “romanico” venne tuttavia utilizzato molto più avanti, nel 1824, dall’archeologo francese Arcisse de Caumont il quale alludeva così alla matrice romana che ancora serbavano le opere d’arte che vennero realizzate negli anni che vanno dal 1000 al 1200 (1150 per la Francia). È importante ricordare che l’arte romanica – che portò con sé un grande fervore edilizio – deve molto al ripopolamento delle città a cui si assistette dopo l’anno Mille, nonché alla nascita di nuovi centri urbani e all’intensificarsi delle diverse attività economiche.
Spinta da questo fermento economico, l’arte romanica ebbe una reale portata innovativa in particolar modo per ciò che concerne i campi dell’architettura e della scultura monumentale: ci fu infatti grande attività intorno al rinnovamento delle preesistenti strutture romane, ma ci si interessò anche alla costruzione di nuovi edifici per i nascenti centri urbani.
Coppo di Marcovaldo – Mosaico sulla volta (Particolare di Cristo c. 1225 – c. 1276 d.C.)
Nato in Francia, lo stile romanico non costituì però un fenomeno regionale, ma si diffuse ben presto in tutta Europa, mantenendo un fondo di caratteristiche comuni pur differenziandosi a seconda delle diverse realtà in cui andava insediandosi.
Pisa, Piazza dei Miracoli, Cattedrale Santa Maria Assunta, mosaico absidale, Cristo in trono con Maria e San Giovanni
Per ciò che concerne l’architettura romanica, possiamo quindi trovare delle caratteristiche comuni a tutti gli Stati europei.
Le Cloître des Cordeliers, Saint-Emilion, France
Tuscania, facciata di San Pietro
Dettaglio della facciata del Duomo di Pisa, la fine dei lavori daterebbe al 1180 d. C. , come documentato dalla data apposta sui battenti bronzei di Bonanno Pisano sulla porta maggiore.
Elemento contraddistintivo dell’architettura romanica fu l’ingente spessore delle murature degli edifici, spesso realizzati in pietra di taglio successivamente decorata e affrescata, nonché l’utilizzo di pilastri e contrafforti per contrastare le spinte provenienti dalle volte a crociera. Le colonne vennero sempre più raramente lasciate spoglie, e si preferì piuttosto arricchirle con capitelli scolpiti con forme vegetali e fantastiche.
Legata alle tradizioni culturali e artistiche locali gli sviluppi della pittura romanica si differenziano nelle diverse regioni d’Italia: in area lombarda in accordo con la tradizione artistica carolingia e ottoniane, si sviluppò la tecnica ad affresco. Esempi di pregevoli affreschi nell’Italia settentrionale sono quelli di S. Vincenzo a Galliano e di S. Pietro al Monte a Civate ancora legati alla tradizione ottoniana, mentre cominciano a distaccarsi da questa tradizione gli affreschi dell’abbazia benedettina di S. Angelo in Formis con accenti bizantini, di S. Elia a Nepi, di Aquileia, di S. Maria di Castello a Udine, di Assisi nel Sacro Speco e nella chiesa Inferiore, di Anagni e di S. Clemente a Roma. Sant’Angelo in Formis A Venezia e in Sicilia prevalgono i cicli musivi in accordo con la tradizione bizantina per esempio quelli di San Marco a Venezia e quelli della cattedrale di Cefalù in provincia di Palermo. In Toscana e in Umbria si privilegia la pittura su tavola lignea, tra i quali maggiore importanza assumono i crocifissi. Fino ad ora si era sempre rappresentata la scena della crocifissione e mai il Cristo in Croce isolato dal suo contesto, in questo momento si apre una nuova tradizione che porterà a diventare il crocifisso il simbolo del cristianesimo. In tutto il territorio europeo, inoltre ha grande diffusione la miniatura che veniva praticata dai monaci, i quali trascrivevano testi sacri e profani per conservarli nelle loro grandi biblioteche dotandoli di raffigurazioni di vario genere, dal fregio geometrico agli intrecci fantasiosi zoomorfi e fitomorfi fino alle splendide iniziali istoriate.
Ultima cena, fresco Sant’Angelo in Formis, Capua
Per quanto riguarda lo stile della scultura romanica possiamo dire che si ritorna ad una volumetria dei corpi e delle forme che prima, in periodo bizantino, erano rigidamente stilizzati. Inoltre si cerca di immettere i personaggi così realizzati in un ambiente che richiama la realtà. I temi che si prediligono sono molto vari, sia a carattere religioso che non, storie della Bibbia, del Vangelo e della Genesi, affiancate da scene rappresentati la vita quotidiana, mostri fantastici e decorazioni geometriche. Contro le decorazioni rappresentati i mostri infernali, che avevano la funzione di turbare il fedele alla visione dell’inferno, si schierò Bernardo di Chiaravalle monaco cristiano, abate e teologo francese dell’ordine cistercense, fondatore della celebre abbazia di Clairvaux, di cui fu abate, e di altri monasteri e venerato come santo da Chiesa cattolica, Chiesa anglicana e Chiesa luterana.
In effetti l’intento delle rappresentazioni scultoree in questo periodo è quello di trasmettere un messaggio morale e religioso, che al popolo, per lo più ignorante, sarebbe risultato altrimenti oscuro.
Lunetta (con San Giorgio a cavallo) e architrave (con Scene del Nuovo Testamento) del portale principale del Duomo di Ferrara, opera dello scultore romanico “Magister Nicholaus” (12mo secolo)
I principali scultori in Italia furono Wiligelmo, attivo sicuramente a Modena, Nonantola e forse Cremona, Nicholaus (Sacra di San Michele, Sant’Eufemia a Piacenza, Cattedrale di Piacenza, Ferrara, Verona, forse anche a Parma) e, allo scadere del secolo XII, Benedetto Antelami, che si firmò esplicitamente nella lastra della Deposizione del 1178, già parte di un pulpito, ora murata nella Cattedrale di Parma, più cripticamente nel Battistero, sempre a Parma, iniziato nel 1196. Numerose sono le opere riconducibili agli allievi dell’Antelami, come i Mesi del Maestro dei Mesi, già su un portale distrutto della Cattedrale di Ferrara.
Benedetto Antelami, capitello con storie della Genesi 02, dal Duomo di Parma, 1178, cacciata dal paradiso terrestre
Link utili:
https://it.wikipedia.org/wiki/Arte_romanica
https://it.wikipedia.org/wiki/Architettura_romanica
http://www.treccani.it/enciclopedia/romanico/
http://www.treccani.it/enciclopedia/arte-romanica_%28Enciclopedia-Italiana%29/