RINASCIMENTO
Per Rinascimento s’intende quel vasto movimento culturale che, sviluppatosi durante l’intero arco del Cinquecento, porta alla piena maturazione e alla massima diffusione gli ideali di vita e di pensiero dell’Umanesimo. Durante il Rinascimento pittori, scultori, letterati, poeti, animati dalla ricerca della bellezza e dell’armonia, creano opere di rara e straordinaria grandezza. Tipica caratteristica del Rinascimento è, infatti, l’aspirazione alla perfezione. Di qui la ricerca della perfezione dello stile in arte, in letteratura, ma anche in ogni aspetto e manifestazione della vita.
Botticelli, Primavera, 1482 tempera 203 × 314 cm., Uffizi Gallery, Firenze
Presso le corti di Milano, Ferrara, Mantova, Urbino, Firenze, Roma, Napoli operarono i più celebri intellettuali e artisti del Rinascimento italiano.
Pagamento del Tributo 1425, Masaccio, Cappella Brancacci, chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze
A Firenze, presso la corte di Lorenzo dei Medici, prestarono servizio uno stuolo di poeti, pittori, scultori e architetti tra cui Angelo Poliziano, Luigi Pulci, Filippo Brunelleschi, Leon Battista Alberti, Masaccio, Botticelli, il Ghirlandaio, Ghiberti, Donatello, Raffaello.
Raffaello, Scuola di Atene, 1511, Stanza della Segnatura, Vaticano
A Milano l’eclettico Leonardo da Vinci svolse per conto di Ludovico il Moro funzioni di ingegnere oltre che di pittore.
L’Ultima Cena, 1495–1498, Leonardo da Vinci, Santa Maria delle Grazie, Milano
Nella Roma dei papi lavorarono alla ricostruzione della Basilica di San Pietro architetti quali l’Alberti, il Bramante e Michelangelo, e attesero alla decorazione degli interni dei palazzi vaticani pittori quali Luca Signorelli, Sandro Botticelli, il Ghirlandaio, Pinturicchio, Raffaello e Michelangelo.
Basilica di Santa Maria Novella, 1420, Firenze, Arch. Leon Battista Alberti
Creazione di Adamo, 1510, Michelangelo Buonarroti, Cappella Sistina, Vaticano
Pinturicchio, Soffitto dei semidei 1490, Roma, Palazzo dei Penitenzieri
Intensa fu anche l’attività artistica delle città-Stato, come la Repubblica di Venezia, dove lavoravano pittori del calibro di Giovanni Bellini.
Ebbrezza di Noè, c. 1515, Giovanni Bellini, Musée des Beaux-Arts de Besançon
Dal punto di vista linguistico, il volgare, che nella seconda metà del Quattrocento è riuscito a prendere il sopravvento e a superare il pregiudizio umanistico che lo considerava inferiore al latino, nel Cinquecento rafforza le sue posizioni, acquista un prestigio crescente, diventa lingua letteraria, scientifica, filosofica. Il dibattito sulla scelta del volgare da usare vede risultare vincente la posizione di Pietro Bembo: la lingua letteraria d’Italia deve essere il fiorentino, non però il fiorentino parlato, ma quello letterario usato dai tre grandi trecentisti Dante, Petrarca e Boccaccio. Da allora il fiorentino è considerato lingua comune a tutta la penisola italiana, tutti gli altri volgari assumono il ruolo secondario di dialetti.La corte papale mantenne un ruolo guida pure in campo musicale: i più celebri musicisti, cantori e strumentisti del tempo vennero impiegati non solo nelle solennità liturgiche, ma anche negli intrattenimenti privati mondani. Anche le corti di Mantova e Ferrara, grazie al patronato di Isabella d’Este e Lucrezia Borgia, donne tra le più colte e raffinate dell’epoca, svolsero un ruolo preminente in campo musicale, divenendo centri propulsori della nascente musica polifonica sacra e profana.
Tra i grandi autori del Rinascimento ricordiamo in particolare Ludovico Ariosto, la cui opera letteraria L’Orlando furioso divenne il simbolo del Rinascimento in tutta Europa. Altro grande autore fu Torquato Tasso, che scrisse La Gerusalemme liberata; e ancora Francesco Guicciardini e Niccolò Machiavelli, cui spetta il grande merito di aver fondato la scienza politica, cioè di aver trattato la politica come una scienza a sé stante, governata da leggi proprie, come l’utilità e la forza.
Nel medioevo, la Francia era al centro dello sviluppo musicale con la scuola di Notre Dame e l’Ars nova; queste scuole vennero poi superate dalla scuola di Borgogna dalla quale si formò la scuola franco fiamminga e innovò decisamente le preesistenti forme della messa e della chanson, rivoluzionando la pratica della polifonia ereditata dall’Ars nova e dall’Ars antiqua. Il lavoro di questi compositori poneva le basi per lo sviluppo di quella che sarebbe stata la teoria dell’armonia.
Tra i musicisti, gli italiani Giovanni Pierluigi da Palestrina e Gioseffo Zarlino
Link utili:
http://www.treccani.it/enciclopedia/rinascimento/
https://it.wikipedia.org/wiki/Rinascimento
http://www.ovo.com/rinascimento/
http://www.sapere.it/enciclopedia/rinascim%C3%A9nto.html