Art Nouveau
L’Art Nouveau (“Nuova Arte”) è un movimento artistico-filosofico che nasce in Francia tra la fine dell’Ottocento e le prime decadi del Novecento e si diffonde in tutta Europa con nomi diversi nelle diverse nazioni: in Italia, ad esempio, l’Art Nouveau è conosciuta come “Stile Liberty”.
In Italia il nome “liberty” deriva da quello dei magazzini fondati a Londra nel 1875 da A. Lasenby Liberty, specializzati nella vendita di prodotti provenienti dall’estremo oriente. Una delle caratteristiche chiave dell’Art Nouveau infatti è il fascino per terre lontane e misteriose.
Sulla riviera romagnola è possibile ammirare molte villette in stile Liberty , dove le famiglie facoltose costruivano le proprie case per le vacanze.
Altri artisti noti legati all’Art Nouveau sono Antoni Gaudì, Gustav Klimt e l’architetto italiano Pietro Fenoglio.
Casa Fenoglio-Lafleu, Torino
Icona dell’Art Nouveau (e della Belle Epoque) è la famosa insegna del locale di Montmartre Le Chat noir, opera di Théophile Alexandre Steinlen, artista di Montmartre e amico del pittore Toulouse-Lautrec.
Théophile-Alexandre Steinlen, Tournée du Chat Noir, 1896, Museo Van Gogh, Amsterdam.
Nonostante questa critica alla produzione industriale di massa, gli artisti dell’Art Nouveau sono stati i primi in assoluto a prestare la loro opera per la creazione di manifesti e locandine pubblicitarie che oggi sono considerate vere opere d’arte.
Salomé di Oscar Wilde, illustrazione di Aubrey Beardsley
Manifesto pubblicitario di Mucha per le Bieres de la Muse
È uno stile che riguarda pittura, disegno, architettura ma anche design e artigianato. L’Art Nouveau nasce come reazione alla produzione industriale di oggetti in serie resa possibile dai processi di automazione di fine Ottocento. Per fuggire alla massificazione del prodotto, gli artisti dell’Art Nouveau lo innovavano, lo abbellivano con un tocco personale per renderlo unico.
Louis Comfort Tiffany – Pavone_Lampada da tavolo, 1898
In letteratura l’Art Nouveau si afferma con romanzi che alludono a mondi lontani nello spazio (Estremo Oriente) e nel tempo (medioevo cavalleresco). In generale la letteratura di questo periodo rigetta il realismo e il pensiero scientifico per seguire mondi onirici, folli e visionari.
Con il nome di Art Nouveau si intende un vasto movimento artistico-filosofico che, tra fine Ottocento ed inizi Novecento, interessò soprattutto l’architettura e le arti applicate. Il fenomeno prese nomi diversi a seconda delle nazioni in cui sorse. In Germania prese il nome di «Jugendstil», in Austria fu denominato «Secessione», in Spagna «Modernismo». In Italia ebbe inizialmente il nome di «Floreale», per assumere poi il nome di «Liberty».
L’Art Nouveau nacque da una sorta di “rifiuto degli stili storici del passato” e cercò invece ispirazione nella natura e nelle forme vegetali, creando uno stile nuovo, totalmente originale rispetto a quelli allora in voga.
Caratteri distintivi divennero l’accentuato linearismo e l’eleganza decorativa. Da un punto di vista visivo, le opere dell’Art Nouveau (dipinti, statue, architetture) sono caratterizzate da un’accentuata eleganza decorativa e da linee dolci e sinuose che si incontrano e si intrecciano armoniosamente.
L’espressione «Art nouveau» fu utilizzata per la prima volta da Edmond Picard nel 1894 nella rivista belga L’Art moderne per qualificare la produzione artistica di Henry van de Velde. Tuttavia il nome era stato coniato dallo stesso Henry van de Velde insieme ai suoi connazionali Victor Horta, Paul Hankar e Gustave Serrurier-Bovy.
Hotel van Eetvelde 1898-1900, arch. Victor Horta

Villa Duerckheim in Weimar in Thuringia, arch. Henry van de Velde
L’Art Nouveau si diffuse presto in tutta Europa divenendo in breve lo stile della nuova borghesia in ascesa. L’Art Nouveau si configurò come stile ad ampio raggio, che abbracciava i più disparati campi: architettura, decorazione d’interni e urbana, gioielleria, mobilio e tessuti, utensili e oggettistica, illuminazione e arte funeraria.
Diversamente dai pittori simbolisti, tuttavia, l’Art Nouveau possedeva un determinato stile visivo; e al contrario dei Preraffaelliti che prediligevano rivolgere lo sguardo al passato, l’Art Nouveau si formalizzava nell’adoperare nuovi materiali, superfici lavorate, e al servizio del puro design.
Nel campo pittorico non fu un vero e proprio stile, che rimase utilizzato soprattutto nella grafica o nelle arti applicate. Tuttavia il pittore che più di ogni altro raccolse nel suo stile le indicazioni che derivavano dall’Art Nouveau fu Gustav Klimt.
La vergine di Gustav Klimt 1913, Galleria Nazionale di Praga
Franz von Stuck, Salome II 1906, Städtische Galerie im Lenbachhaus, Munich
In architettura a Londra, emergeve la figura di Mackintosh, a Parigi di Hector Guimard legato agli insegnamenti di Viollet Le Duc, a Bruxelles si distinguevano gli architetti Horta e Van De Velde, e in Catalogna Gaudì, genio isolato, che produsse opere dal carattere definibile proto-espressionista. A Vienna opereranno Olbrich e Otto Wagner. Episodi decisivi per lo sviluppo di una architettura moderna saranno anche determinati dall’opera di Perret in Francia e da quella di Loos in Austria.
Facciata della Sagrada Familia di Gaudí, Barcellona
In Italia spiccherà la personalità di E. Basile, architetto di Palermo che aderì al movimento realizzando opere come Villa Igea, villino Basile, e lo scomparso villino Deliella, per citare solo parte della sua produzione.
Angolo di visuale della scalinata del Villino Florio di Palermo, arch Ernesto Basile
In gioielleria l’Art Nouveau ne rivitalizzò l’arte, con la natura come principale fonte di ispirazione, arricchita dai nuovi livelli di virtuosismo nella smaltatura e nell’introduzione di nuovi materiali, come opali o pietre semipreziose. L’aperto interesse per l’arte giapponese e l’ancora più specializzato entusiasmo per la loro abilità nella lavorazione dei metalli, promosse nuove tematiche e approcci agli ornamenti.
Pettine Art Nouveau
In questa direzione si colloca anche l’esperienza musicale wagneriana, che soprattutto nel dramma mistico Parsifal preannuncia i caratteri dell’Arte Nuova, sia come linguaggio musicale, sia come soggetto, sia come scenografia.
Alcuni critici quali Rubens Tedeschi e alcuni libri come il Dizionario dell’Opera di Piero Gelli affermano che la suggestione scenografica del secondo atto (il giardino di Klingsor) influenzò in qualche modo la nascita del cosiddetto “stile floreale”.
Come scrisse Claude Debussy – che pochi anni più tardi si distinse come protagonista sulla scena musicale dell’Art Nouveau e dell’Impressionismo – “il Parsifal è uno dei più bei monumenti sonori che siano stati elevati alla gloria della musica”-.
Link utili:
https://it.wikipedia.org/wiki/Art_Nouveau
http://www.treccani.it/enciclopedia/art-nouveau/
https://www.fotoartearchitettura.it/architettura-contemporanea/art-nouveau.html