La crisi da Covid mette la parola fine sul Pyramid, icona di un’era sfavillante come la New York di fine Novecento nell’East Village
Per i corsi e ricorsi della storia, succede di frequente che a un’epoca gloriosa ne succeda una negativa. E succede di frequeste anche che questi passaggi si identifichino in momenti, in luoghi, in situazioni simboliche. È quello che accade con il Covid, emblema dell’attuale drammatico momento storico, che mette la parola fine su un’icona di un’era sfavillante come la New York di fine Novecento. Le difficoltà causate dalla pandemia da coronavirus portano infatti all’annuncio della chiusura del leggendario Pyramid Club, nell’East Village. Un locale mitico, frequentato da celebrità come Andy Warhol, Madonna, Keith Haring. Il club dove i Nirvana e i Red Hot Chili Peppers hanno tenuto i loro primi concerti a New York, per dare un’idea della notorietà del locale.
“Ecco un’altra triste conseguenza del Covid-19“, hanno scritto in un post su Instagram gli attuali gestori del club, Maria Narciso e Quirino Perez. “L’ultima sera in cui abbiamo aperto le nostre porte è stato il 7 marzo del 2020”. Una brutta sorpresa, per loro, visto che stavano lavorando ai piani di riapertura e avevano recentemente ricevuto le autorizzazioni per riaprire a partire dal 2 aprile. Un brutto colpo soprattutto per Perez, che lavora al Pyramid – attivo da 41 anni – da più di 37 anni. Il club “è stato un rifugio per freaks, geeks, personaggi bizzarri, queer e sognatori uniti nella creatività“, ha scritto Tricia Romano nel 2014 nella sua storia del Pyramid Club. “A volte era brutto, a volte bellissimo. Ma non era mai noioso“.
