Lotto 63, William Bouguereau, L’amour et psyché, 1899, est. $1.8/2.2 million*
L’AMOUR ET PSYCHÉLotto 63, William Bouguereau, L’amour et psyché, 1899, est. $1.8/2.2 million*
New York, 23 aprile 2010
Questa primavera Sotheby’s metterà all’incanto, durante l’asta di Arte Europea del XIX secolo (23 aprile 2010), un’opera del pittore francese William Bouguereau, “L’amour et psyché“, datata 1899 e stimata 1.8/2.2 milioni di dollari. Il dipinto, che proviene da una prestigiosa collezione privata, è rimasto fuori dal mercato per quasi cinquant’anni. La sua ultima mostra pubblica conosciuta fu durante l’Esposizione Universale di Parigi del 1900.
Nella sua carriera, Bouguereau più volte ha interpretato il tema dell’amore, traendo ispirazione da figure chiave della mitologia greca quali Cupido, Venere, Psiche. Solitamente le opere di Bouguereau che trattano questo tema vedono adulti affiancati da cherubiuni rappresentati come putti o Cupido bambino insieme a Venere matura o ancora, Cupido e Psiche in età infantile. “L’amour et psyché” invece mostra i due amanti mitologici come giovani adulti. Si tratta di una di tre versioni a noi note del soggetto. Un altro elemento che rende raro il dipinto, sono le sue dimensioni. I due personaggi sono rappresentati quasi a grandezza naturale. Il dipinto testimonia le straordinarie doti tecniche dell’autore.
Alla fine del secolo (il dipinto fu realizzato nel 1899), il mito di Cupido e Psiche era molto conosciuto, perchè i temi dell’amore, della bellezza, della gelosia e la conclusione finale con l’amore che conquista tutti, erano molto in voga. Il mito infatti narra una storia classica con lieto fine: Venere, dea dell’amore, gelosa dell’eccezionale bellezza della mortale Psiche, chiede al figlio Cupido di far innamorare per sempre la giovane di un mostro. Ma lo stesso Cupido cede all’eccezionale bellezza della donna e, accidentalmente, colpisce se stesso con il proprio arco, innamorandosi follemente di Psiche. Dopo una serie di avversità e prove inflitte da Venere alla bellissima donna, Psiche e Cupido si uniscono in matrimonio e, con la benedizione di Giove, la ragazza diventa una dea.
Il mito di Psiche nel corso del tempo ha rappresentato l’abilità dello spirito umano di emergere dalle avversità.
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