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I 500 anni dalla nascita di Jacopo Bassano

Fuga in Egitto. 1534, olio su tela. cm 183x198 (dalla chiesa di San Gerolamo) Bassano del Grappa, Museo Civico

JACOPO DA PONTE 500

(Bassano del Grappa, 1510 ca – 1592 – 2010/2011)

Fuga in Egitto. 1534, olio su tela. cm 183×198 (dalla chiesa di San Gerolamo) Bassano del Grappa, Museo Civico


Bassano del Grappa, 26 marzo – 3 luglio 2011  

PROSEGUONO LE CELEBRAZIONI PER IL QUINTO CENTENARIO DALLA NASCITA DI JACOPO BASSANO ALLA SCOPERTA DEI SEGRETI DELL’ARTE DEL MAESTRO E DEI FIGLI
Le celebrazioni
cinquecento anni dalla nascitaJacopo Bassano è ancora al centro di un acceso dibattito tra studiosi ed è ancora in grado di riservare al pubblico sorprese inedite e affascinanti sulla sua arte e sul contesto culturale nel quale l’opera sua e dei suoi figli sono nate e si sono sviluppate.
Dopo il tributo reso lo scorso anno al periodo centrale della sua attività, con la mostra “Jacopo Bassano e lo stupendo inganno dell’occhio“, è giunto ora il momento per i promotori delle celebrazioni – prima di tutto il Comune di Bassano del Grappa con la Regione del Veneto – di svelare, non con un’esposizione ma attraverso un programma articolato d’iniziative (percorso museale, convegno di studi, degustazioni e aperitivi al Museo, mostre d’arte contemporanea, dialoghi di attori, storici dell’arte, enogastronomi ecc. intorno ai Bassano) quanto rimane ancora di oscuro delle sue opere, della sua tecnica, delle relazioni tra l’artista e i figli o del “sistema” della bottega. È il momento cioè di fare il punto – alla luce di anni di studi, ricerche e indagini – sui Bassano e sul Bassanismo, inteso come quel fenomeno di straordinaria potenza, che ha fatto sì che dalla campagna veneta, dalla piccola cittadina di Bassano del Grappa, Jacopo e i suoi figli riuscissero senza mai abbandonare la loro terra – a conquistare l’Europa: ammirati e ricercati dalla principali corti europee e dai più grandi collezionisti. Un fenomeno che ha reso possibile che nei principali musei del mondo si conservino e si ammirino opere dei Bassano e che al genere pastorale, ideato da Jacopo, vengano dedicate intere sale, da Vienna a Versailles.
Dal 26 marzo al 3 luglio s’intrecceranno a Bassano del Grappa una serie di eventi che coinvolgeranno sia il mondo accademico internazionale ai massimi livelli, sia il pubblico, che potrà avvicinarsi alle opere dei Dal Ponte in un modo alternativo, scoprendo nelle tele ciò che va “al di là dell’occhio”, cogliendo i legami tra i Bassano, la cultura del tempo e i prodotti della loro terra, godendo dell’acuto e intenso dialogo tra l’arte antica e le espressioni artistiche contemporanee di Renato Meneghetti.
Due bracchi legati al tronco di un albero, 1549 ca. olio su tela. cm 61×80 Parigi, Musée du Louvre, Départment des peintures


“…e raccontasi che quando Bonifacio dipingeva si serrava in camera, e che Jacopo per il foro della chiave osservasse il fare di lui, e che, in questa guisa apparasse il modo del suo dipingere; e col ritrarre ancora dalla opere di quello si fece pratico in quella maniera, come lo dimostrano alcune sue pitture.” 

(Carlo Ridolfi, Le meraviglie dell’arte, ovvero le vite degli illustri pittori veneti e dello Stato)

PROGRAMMA COMPLETO
 

“I BASSANO AI RAGGI X. SEGRETI NEI CAPOLAVORI DEL MUSEO”


Dal 26 marzo al 3 luglio. 

un percorso per il pubblico, tra i segreti e le tecniche nei dipinti dei Bassano di proprietà del Museo Civico alla luce delle radiografie e delle indagini effettuate in questi anni. Un “dietro le quinte” per comprendere il pensiero nascosto dell’artista Nell’occasione un volume prodotto dalla Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza fa il punto sulle indagini radiografiche condotte sulle opere di Bassano in questi anni e sui dati emersi.

“GRANDI MAESTRI” E “ALDILA’ DELL’OCCHIO.RENATO MENEGHETTI”
Dal 26 marzo al 3 luglio.

mostre e installazioni in più sedi cittadine di un grande protagonista della scena dell’arte contemporanea, che lavora moltissimo con le radiografie e si confronta anche con i capolavori dei maestri del passato.

CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDIO
Dal 30 marzo al 2 aprile 

50 relatori da 12 diversi paesi, in quattro giornate tra Bassano del Grappa (Museo Civico) e Padova (Università del Bo) per affrontare “Jacopo Bassano, i figli, la scuola, l’eredità”

“APERITIVI CON JACOPO”
30 – 31 marzo e 1 aprile

A latere del convegno aperitivi e degustazioni al Museo aperti al pubblico, a partire dalla 19.00, preceduti da incontri con storici dell’arte, attori, studiosi del costume e della cucina del passato, che analizzano l’opera dei Bassano.

I Bassano ai raggi X

SEGRETI NEI CAPOLAVORI DEL MUSEO
Un percorso affascinante tra i dipinti del Museo Civico di Bassano del Grappa consente di cogliere, grazie all’aiuto delle radiografie, ciò che nascondono le opere finite. Un “dietro le quinte” che rivela inediti aspetti dell’arte dei Dal Ponte.
Un dipinto è il risultato finale di un processo creativo in cui tecnica, materia, idee e ripensamenti, colpi di genio e maestria esecutiva, incertezze e collaborazioni si mescolano e s’incrociano a dar vita all’opera finale. Svelare questi elementi consente di vedere il lavoro con nuovi occhi, di cogliere il pensiero nascosto dell’artista, comprenderne grandezze e debolezze, abitudini e innovazioni. Il percorso “I Bassano ai raggi X. Segreti nei capolavori del Museo” propone appunto questa affascinante esperienza per i visitatori grazie all’intensa campagna di radiografie compiuta negli anni passati e completata dalla Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici delle province di Verona, Vicenza e Rovigo proprio per questa occasione. L’uso delle indagini radiografiche si è affermato dalla fine degli anni ’70 nell’ambito della conservazione dei manufatti artistici quale prassi conoscitiva preliminare all’intervento di restauro, inizialmente per documentare eventuali ridipinture o aggiunte di diverso tipo, successivamente per indagare eventuali modifiche compositive o di dettagli intervenute nel progetto o nel corso della realizzazione dell’opera. La riflettografia all’infrarosso ha potenziato la conoscenza dei manufatti ricavando, là dove erano previste dall’artista, le tracce disegnative che hanno presieduto alla formulazione dell’idea compositiva e alla struttura della figurazione. La radiografia, là dove la presenza di pigmenti radiograficamente permeabili lo consenta, evidenzia figurazioni soggiacenti ma definisce anche le caratteristiche della stesura pittorica, o meglio di quella prima fase di essa, coperta da stesure successive.Il vasto materiale radiografico prodotto nel corso della campagna di restauri preparatoria alla mostra dedicata a Jacopo Bassano di Bassano del Grappa e Fort Worth del 1992-1993, nella quale fu esposto senza catalogo e senza analisi critica, presentava un notevole interesse prima di tutto per la grande quantità, per l’ampio raggio di documentazione – essendo riferito ad opere scalate tra il 1532 ed il 1580, 21 in totale – e per la complessità e varietà dei risultati. A questo nucleo si sono aggiunte altre radiografie eseguite in questi anni dalla Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici delle province di Verona, Vicenza e Rovigo nel corso di interventi di restauro su opere di Jacopo Bassano, la campagna eseguita dalla stessa Soprintendenza in occasione di questa ricerca su opere di collaborazione e dei figli Francesco e Leandro, e le radiografie sulla Deposizione dalla Croce messa a disposizione dal Museo del Louvre. Le opere confluite nella ricerca sono in totale 28.
Nell’occasione all’interno del Museo tutte le opere sottoposte ad indagine radiografica saranno accompagnate da un apparato didattico illustrato, nel quale si darà conto delle scoperte, in ordine alla tecnica esecutiva, ai modi della pennellata, agli eventuali “pentimenti”, cioè alla variazioni in corso d’opera che il pittore ha introdotto per una resa maggiormente efficace del racconto visivo. Particolarmente interessante il “pentimento”, nell’omonimo dipinto di Jacopo, delle teste del San Martino e del povero, entrambe cambiate due volte di posizione per raggiungere quell’effetto di chiasmo delle figure che accentua la profondità della composizione. Altrettanto intrigante, perché la figura nascosta fa parte del repertorio di Francesco Bassano, la variazione del personaggio che assiste la Sacra Famiglia nell’ Adorazione dei pastori , dipinto utilizzato nella presentazione delle manifestazioni, un pastore con un’oca in grembo nel dipinto, una pastorella con una capretta nella prima idea, rivelata dalla radiografia. Nelle opere della maturità, a partire dall’ottavo decennio del Cinquecento, quando a Jacopo si affiancano in bottega prima Francesco e poi Leandro, le radiografie consentono di evidenziare la presenza di più mani all’interno dello stesso dipinto, affidando alle indagini radiografiche la conferma o il suggerimento su quanto l’analisi stilistica cerca di distinguere.
Un viaggio dunque alla scoperta di immagini nascoste sotto i capolavori delle sezioni dalpontiane del Museo di Bassano.
Chiostro del Museo Civico di Bassano

Aldilà dell’occhio

Renato Meneghetti

Al Museo Civico quale continuazione ideale del percorso “I Bassano ai raggi x”, approfondita ricerca su pratiche e segreti dei Dal Ponte esperita mediante i raggi radiografici per rivelare ciò che finora non abbiamo visto dei capolavori del Museo, Meneghetti ci propone settanta dipinti del ciclo “I Grandi Maestri” (2008-2011), un acuto e intenso dialogo tra l’arte antica e le espressioni artistiche contemporanee. Una singolare e stupefacente riflessione creativa condotta da Renato Meneghetti sulle opere dei grandi maestri dell’arte antica e moderna, da Giotto a Leonardo, da Dűrer a Dalì, da Jacopo a Picasso.Meneghetti, fedele alla pittura, in questo ciclo ha coniugato l’antico, il moderno ed il contemporaneo portando la scienza nell’arte: egli è il traghettatore Caronte, il ponte tra la storia dell’arte ed il 3° millennio. Qui si aprono spiragli, per intelligenza o sensibilità. La “scossa” dell’arte contemporanea rianima con lo “splendor veri” le prevedibili e statiche figure del “simbolismo” dei Maestri. Ecco che il colore suadente e caldo della pittura impallidisce e si raffredda ad opera di una luce d’origine spettrale, morta, innaturale, lasciando così emergere l’immagine dello scheletro nascosto, celato, dall’offerta di quella morbida pittura piena di vita e bellezza. Lo sguardo dello spettatore precipita nell’azzurro vuoto inespressivo della lastra radiografica. L’immagine ha tutti gli ingredienti artistici del memento mori. L’immateriale entra nel mondo delle maschere. Descrivendo questo percorso, si può individuare tutto lo spessore del lavoro di Meneghetti, che riscopre la tendenza dell’anatomista rinascimentale che lui traghetta nella spettacolare macelleria mediatico del divertimento contemporaneo. Nelle sue elaborazioni pitto-radiografiche Renato Meneghetti rivela volti ed espressioni nascoste, mediante immagini anfibie, di pura creatività, costruite partendo dalla magia scientifica per giungere a quella artistica, l’unica che conta infine, anche per Meneghetti. Guardare dentro, guardare oltre è da sempre uno degli intenti dell’alta cultura, di quella speciale forma di sapere che non si limita all’immediato e al contingente, al fenomeno, ma vuole comprendere ciò che si cela dietro ad ogni visibilità. Meneghetti si affida ad una strumentazione scientifica che nel caso specifico non vede davvero, ma simula un sottostante che non esiste nella sua articolata fisicità. Le maschere vengono esaltate da una duplicità, che può venire da Klimt, Picasso, Dalì, Leonardo, mentre la lente radiografica è tutta di mano sua, in una sapiente reductio ad unum facendo apparire cose che non apparivano.

Per “ALDILA’ DELL’OCCHIO” opere 2000-2011:

a Palazzo Agostinelli, in una complessa mostra, vengono esposte opere di pittura, scultura, video ed installazioni. Per la pittura saranno esposte opere storiche che presentano soggetti e temi che derivano direttamente dalla grande scoperta di Roentgen. Le X Rays possono diventare paesaggi, montagne, corpi di donne se guardati liberamente, con l’occhio di Leonardo Da Vinci che descriveva quello che vedeva nelle muffe che l’umidità produceva sui muri del suo studio, e vedeva di tutto.

“…Si sa che Renato Meneghetti è stato il primo artista nell’ultimo mezzo secolo, a indagare gli aspetti più misteriosi, e quindi affascinanti, del corpo umano attraverso i raggi X e altri scandagli medici come la scintigrafia e l’ecografia. Da queste sue sperimentazioni sono nate opere d’arte: fantasmi visionari dal forte contenuto simbolico…” (Achille Bonito Oliva)

“…Le radiografie di Meneghetti sono l’unico fatto nuovo intervenuto nell’arte italiana in questi ultimi vent’anni. Bisogna riconoscere che egli è stato indubbiamente tra i primi e forse il primo in assoluto a comprendere l’interesse estetico oltre che scientifico di questo mezzo; e soprattutto a individuare il significato profondo di tale impiego…” (Gillo Dorfles)

“…Se “Dio è morto”, tutto è permesso: da qui parte, come tanta avanguardia, anche l’artista veneto, ma egli sembra trovare la sua strada in quell’aldilà dell’occhio che la radiografia consente. Egli vuol vedere cosa c’è dentro l’uomo, non alla ricerca del suo spirito, ma della struttura che regge le cose…” (Vittorio Sgarbi)

Nelle opere dell’ultimo decennio esposte, si nota che dal 2000 Meneghetti si stacca dolorosamente ma non totalmente dalla pittura: continua, infatti, a dipingere pur dedicando molto lavoro alle grandi installazioni mantenendo come dato di partenza la radiografia. Si impegna a fondo anche nella video-arte, riprendendo così la grande passione per il cinema che lo aveva portato alla XL Mostra Internazionale del cinema 1983 La Biennale di Venezia con il suo primo film “Divergenze Parallele”.

Ecco allora le grandi installazioni esposte in questa sede.

A Palazzo Sturm Museo della ceramica, si può vedere la grande installazione di sculture ceramiche “Paralleli Vertebrali”. La struttura portante del corpo, la catena delle vertebre evoca un parallelo tra colonna e pianta, creando immagini, ora di oasi pietrificate, dietro le quali muovono dipinti realizzati a partire da fondi radiografici segnati con rilievi umani, ora di colonne di fumo e camini che riportano la memoria cruda ed immediata di pire sacrificali (Dachau). Le forme evocano il parallelo tra pianta e colonna umana a comporre un disorientante paesaggio mentale. Meravigliosa sintesi arcana dell’armonia, l’albero della vita e la colonna vertebrale portante l’umanità, punto di incontro fra cielo, terra e inferi.
In Piazza Garibaldi (25 – 30 marzo) sarà esposta “OPTIONAL” una enorme scultura (mt. 9x7x6h), una cattedrale trasparente che riproduce un cervello anatomicamente fedele.Per gli uomini del Terzo Millennio l’uso del cervello è un OPTIONAL, per questo assistiamo alla catastrofica situazione mondiale. Un gigantesco encefalo, meandri di tubi trasparenti, formano gli emisferi cerebrali che improvvisamente, ma con lenta elevazione, si gonfiano a formare una cupola gigantesca. L’apertura tra i due emisferi permette l’accesso ai visitatori alla “cattedrale” per ammirare… l’assoluto vuoto. Un segnale acustico avverte dell’imminente crollo e una voce dal tono deciso esorta il pubblico ad uscire. Sgonfio, il “tempio” appare un ammasso informe. Un nuovo input ri-costituisce il cerebro: la rimessa in funzione del cervello, del pensiero. Il risveglio della pubblica coscienza. 

Riposo durante la fuga in Egitto, olio su tela. 1547 ca. cm 118×158. Milano, Pinacoteca Ambrosiana

Convegno internazionale

CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDIO
JACOPO BASSANO: I FIGLI, LA SCUOLA, L’EREDITA’

A Bassano quattro giornate intense di approfondimenti intorno alla grande eredità artistica di Jacopo Dal Ponte con la straordinaria partecipazione di cinquanta relatori di fama internazionale. Nell’ambito delle Celebrazioni per i Cinquecento anni dalla nascita di Jacopo Bassano, dal 30 marzo al 2 aprile 2011 si terrà presso la sala Chilesotti del Museo Civico di Bassano del Grappa e nella Sala dell’Archivio Antico del Bo’ di Padova, il Convegno Internazionale di Studi “Jacopo Bassano, i figli, la scuola, l’eredità”, un momento fondamentale per l’approfondimento sull’attività dell’artista e per comprendere il significato della sua opera in rapporto alla successiva produzione dei figli, della bottega e la fortuna nei secoli successivi. Parteciperanno relatori dalle più importanti università e istituzioni museali italiane e straniere, museografi, storici dell’arte, studiosi che hanno dedicato gran parte della loro vita alla conoscenza dell’artista presenteranno i risultati delle loro ricerche con materiali inediti in linea con le quattro tematiche individuate dal Comitato regionale presieduto dal Sindaco:

• Jacopo Bassano e i suoi figli: problemi di catalogo e di iconografia
• Jacopo Bassano e i suoi figli: contesto storico, aspetti e problemi dell’attività pittorica
• Jacopo Bassano e i suoi figli: committenza, collezionismo e fortuna storica
• Jacopo Bassano e i suoi figli: la tecnica pittorica

L’ultima giornata sarà interamente dedicata alla presentazione dei risultati del progetto “I Bassano ai Raggi X”, realizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza: saranno funzionari e restauratori ad illustrare le indagini scientifiche compiute sulle opere di Jacopo Bassano, in modo particolare, le radiografie, mettendo in evidenza dal punto di vista tecnico “mani” ed interventi differenti, ruoli specifici del padre, dei figli e della bottega.

I NUMERI

• 4 Giornate di Studio
• 50 Relatori
• 34 Relatori italiani
• 16 Relatori stranieri
• 15 Musei
• 15 Università ed Istituzioni culturali
• 8 Restauratori

ISTITUZIONI PARTECIPANTI


Università di Padova, Venezia, Verona, Torino, Sassari, Basilea, Lille, Lipsia, Szépmuvèszeti Museum di Budapest, Gemäldegalerie Alte Meister Staatliche Kunstsammlungen Dresden, Kunsthistorisches Museum di Vienna, Musei Civici di Verona, Museo Civico di Cremona, Musée du Louvre di Parigi, Fondazione Giorgio Cini di Venezia, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, Accademia Olimpica di Vicenza, Musei di Strada Nuova di Genova, Galleria Palatina di Firenze, Galleria Sabauda di Torino, Getty Research Institute di Los Angeles, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, Gates Foundation Curator of Painting and Sculture, Denver Art Museum, National Gallery di Londra, Museo Nacional del Prado di Madrid, Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico per il Polo Museale della Citta’ di Napoli, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza.

Eventi collaterali

APERITIVI CON JACOPO

Le celebrazioni 2011 non intendono circoscriversi in un ambito strettamente specialistico: l’arte bassanesca, per sua stessa natura, è arte da porgere ad ampio e pubblico godimento. L’operazione culturale possiede una intrinseca specificità e complessità, ma non esclude momenti di diversa accessibilità. Ecco allora che in occasione del convegno internazionale per tre serate, dal 30 marzo al 1 aprile, il Museo – alla conclusione dei lavori accademici – si apre alla città per gli “Aperitivi con Jacopo”, organizzati in collaborazione con i Baristi di Confcommercio, per una degustazione a base di Asparagi DOP in collaborazione con i Ristoratori Bassanesi.Prima dell’aperitivo, un tuffo nell’arte dalpontiana con incontri, performance e dialoghi con storici dell’arte, attori, enogastronomi, tecnici ed esperti dell’arte culinaria del passato, per offrire un quadro completo della pittura e della cultura dei Dal Ponte. Il modo migliore per concludere ogni aperitivo sarà la visita al percorso “I Bassano ai raggi X” e alle mostre “I Grandi Maestri x rays” e “Aldilà dell’occhio” di Renato Meneghetti, ingresso libero per i partecipanti all’iniziativa.

PROGRAMMA

Mercoledì 30 marzo, ore 19:00
“Lettera a Jacopo”

L’attore Armando Carrara legge la lettera dedicata all’artista Jacopo Bassano da Mario Rigoni Stern
con la presentazione di Giuliana Ericani, Direttore del Museo Civico di Bassano
A seguire aperitivo analcolico o degustazione di vini e/o prodotti tipici in collaborazione con Baristi ConfCommercio Bassano
Ingresso libero al percorso “I Bassano ai raggi X” e alle mostre “I Grandi Maestri x rays”e “Aldilà dell’occhio” di Renato Meneghetti.

Giovedì 31 marzo, ore 19:00
Le indagini sulle opere dei Bassano alla ricerca dei segreti nascosti sotto il dipinto svelati con la radiografia e la riflettografia

presenta Carlo Lugnani, Laboratorio RCL
con un commento di Fernando Rigon, storico dell’arte
A seguire aperitivo analcolico o degustazione di vini e/o prodotti tipici in collaborazione con Baristi ConfCommercio Bassano.
Ingresso libero al percorso “I Bassano ai raggi X” e alle mostre “I Grandi Maestri x rays”e “Aldilà dell’occhio” di Renato Meneghetti.

Venerdì 1 aprile, ore 19:00
Viaggio nelle cucine dei Bassano alla riscoperta di pietanze dimenticate e di stoviglie accantonate

con Otello Fabris, Presidente Associazione “Amici di Merlin Cocai” e del “Macaronicorum Ristoratorum Baxanensium Collegium”. Degustazione a base degli asparagi DOP in collaborazione con i Ristoratori Bassanesi.
Ingresso libero al percorso “I Bassano ai raggi X” e alle mostre “I Grandi Maestri x rays”e “Aldilà dell’occhio” di Renato Meneghetti.

Biografia

Figlio del pittore Francesco, Jacopo affina le precoci doti artistiche grazie ad un apprendistato a Venezia nella bottega di Bonifacio de’ Pitati. Tornato a Bassano, ottiene importanti commissioni pubbliche per le maggiori autorità civili e religiose cittadine e venete: riconosciuto come l’artista più rappresentativo della città, nel 1541, 1551 e 1566 viene esentato dalle tasse “per l’eccellenza della sua arte”.

Jacopo emerge presto come maestro negli affreschi, purtroppo giunti a noi solo in parte: tra i cicli più importanti, quello del Duomo di Cittadella, la facciata di Casa Dal Corno a Bassano, la Loggia del Municipio commissionata dal podestà Lorenzo Cappello.
Nel 1546 sposa Elisabetta Merzari dalla quale ha quattro figli, anch’essi pittori e collaboratori del padre a partire dagli anni settanta: Francesco, Giambattista, Leandro e Gerolamo. La sua pittura, mai uguale a se stessa, è caratterizzata da un continuo sperimentare, tanto che la critica ha individuato quattro “maniere” di dipingere: dopo il naturalismo degli inizi, Jacopo abbandona la fedele ripresa del reale e si lascia ispirare dalle novità del manierismo centro-italiano; le ultime due “maniere” sono caratterizzate dal protagonismo della luce, che illumina le celebri pastorali e si fa bagliore nei notturni. Alcuni motivi, tuttavia, sono riconoscibili come costanti nelle sue opere: i pastori, il profilo del Monte Grappa, gli animali rappresentati con estrema vivacità.
Muore il 13 febbraio 1592 e il giorno dopo viene sepolto nella chiesa di San Francesco.


INFORMAZIONI UTILI

Jacopo Bassano 500

SEDI

Museo Civico
Piazza Garibaldi 34 Bassano del Grappa (Vicenza)
Bassano ai raggi X. Segreti nei Capolavori del Museo, itinerario ragionato
Grandi Maestri-x rays. Renato Meneghetti – 60 opere di pittura 2008-2011
25 marzo – 3 luglio 2011
Jacopo Bassano, i figli, la scuola, l’eredità, Convegno Internazionale di Studio
30 marzo – 2 aprile 2011

Palazzo Agostinelli
(entrata gratuita)via Barbieri 34 Bassano del Grappa (Vicenza)
Aldilà dell’occhio. Renato Meneghetti opere 2000 – 2011 pittura, scultura, installazioni
25 marzo – 3 luglio 2011

Palazzo Sturm
via Ferracina 1 Bassano del Grappa (Vicenza)
Paralleli Vertebrali, installazione di 40 grandi sculture di ceramica
25 marzo – 3 luglio 2011

ORARI

Museo Civico
da martedì a sabato: 9.00-18:30
domenica e festivi: 10.30-13.00 e 15.00-18.00
Palazzo Agostinelli: ingresso libero
da martedì a venerdì: 15.00 – 19.00
al mattino su prenotazione per gruppi e scolaresche
sabato, domenica e festivi: 10:30 – 13:00 e 15:00 – 19:00
Palazzo Sturm (balconata): ingresso liberoda martedì a sabato: 9.00-13.00 e 15.00-18.00
domenica e festivi: 10.30-13.00 e 15.00-18.00

BIGLIETTI

Intero: € 4,00 (valido anche per la visita alle altre sale museali pinacoteca – sezione archeologica)
Ridotto: € 3,00 (minori 10-18 anni e maggiori 60, militari e universitari muniti di tesserino, gruppi (minimo 15 e massimo 30 persone)
Gratuito: scolaresche e accompagnatori, giornalisti con tesserino, soci Amici dei Musei Bassano, soci Icom, interpreti, accompagnatori di disabili e ingresso a palazzo Agostinelli
Cumulativo: € 5,00 (ridotto € 3,80) comprensivo della visita a: Palazzo Sturm (Museo della Ceramica – Museo Remondini), Palazzo Bonaguro, Torre civica
Visite guidate per adulti
Gruppi (fino a 30 componenti): € 55,00Gruppi in lingua: € 70,00Gruppi spontanei (fino a 30 componenti): € 5,00 a persona (solo il sabato alle ore 16.30 e la domenica alle ore 11.00 e alle ore16.30)Visita guidata di sabato 2 aprile alle opere dei Bassano (itinerario: Angarano – chiesa della Ss. Trinità, Marostica – chiesa di S. Antonio Abate, Cartigliano – Parrocchiale, Cittadella – Duomo e Palazzo Pretorio, Asolo – Duomo) su prenotazione, fino ad esaurimento dei posti disponibili: € 5,00
Visite e attività per le scuole
Visita guidata: € 2,00 a studente(scolaresche di 15-30 studenti)


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