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Rinnovati i vertici della FIMA

Rinnovate per il quadriennio 2012 – 2016 le cariche sociali della  durante l’Assemblea dei Soci ed il Consiglio Federale svoltisi lunedì 25 Giugno, a Firenze presso la sede dell’ASCOM.
Per acclamazione è stato riconfermato alla Presidenza della FIMA, Carlo Teardo, il quale nel discorso di accettazione della carica, ha ribadito di voler continuare nel solco dell’attività fin qui svolta, tesa a migliorare l’immagine dell’antiquario, mantenere elevato il livello dell’offerta, intensificare i rapporti con le Istituzioni, impostare iniziative rivolte allo sviluppo del mercato antiquario ed alla riscoperta della passione per l’arte.

Riconfermati anche il Tesoriere Gian Maria Setti Carraro ed il Segretario Generale Arnaldo Pavesi.
Oltre che dai Vice Presidenti: Roberto Cena, Pierluigi Puglisi, Tommaso Tomasi, Furio Velona e Domenico Toto, la Giunta Direttiva è composta da: Pietro Cantore, Marcello Chiavacci, Alberto Fiorini, Giacomo Manoukian Noseda, Davide Masoero, Claudia Pavignano, Enzo Savoia.

L’Assemblea ha eletto: Beppe Berna, Michele Capellotti e Roberto Casamonti quali componenti il Collegio dei Probiviri, mentre il Collegio dei Revisori è formato da: Umberto Campi, Fabrizio Pedrazzini e Marino Rossignoli.

Costituitasi nel 1958, la FIMA è l’Organizzazione, aderente alla CONFCOMMERCIO (dal 1960) ed alla Confederazione internazionale CINOA, che riunisce le Associazioni provinciali e regionali del mondo antiquario italiano.

Autorevole e prestigiosa, FIMA difende gli interessi del commercio dell’arte e dialoga costantemente con Istituzioni ed Amministrazioni pubbliche e private, al fine di affrontare e definire tematiche di carattere artistico, imprenditoriale, sociale ed economico a nome dell’intera categoria.

Operare nel mondo dell’arte significa per FIMA promuovere ed incoraggiare iniziative che abbiano come priorità la difesa, la conservazione e la fruizione dei beni culturali, impegnandosi affinché gli associati si attengano alla scrupolosa applicazione delle leggi che regolano il settore.

FIMA contribuisce, inoltre, alla diffusione dell’immagine di una categoria seria, preparata ed eticamente attenta al rispetto di comportamenti deontologici, idonei al mantenimento della reputazione degli antiquari.

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