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Di praline e business.

Photo: National Museum of American History.
Photo: National Museum of American History.

La Candy Maker Mars Inc. (per i comuni mortali la società che produce le gustose M&M’s) dona 5 milioni di dollari allo Smithsonian’s National Museum of American History. Vi chiederete perché l’impresa passi dalle praline al cioccolato a uno dei musei di storia più famosi del globo. Beh, l’obiettivo è quello di creare una nuova galleria che abbia come oggetto il business e l’innovazione negli USA sin dal lontano 1700.

Dopo l’annuncio di questa pantagruelica donazione, la Segretaria dello Smithsonian, Wayne Clough ha annunciato che la galleria racconterà la storia del business a visitatori di tutte le età. Insomma, quella che sarà battezzata “Mars Hall of American Business” sarà aperta a grandi e piccini. Quando? L’inaugurazione è prevista nel 2015, in seguito ad un restauro dell’ala ovest del museo.

Vi chiederete, anche, perchè lo storico (in tutti i sensi) museo apra le sue porte alle radici del Business e degli affari. Un po’ di svecchiamento e ampliamento non fanno mai male, perciò lo Smithsonian compie uno sforzo per espandere il suo contenuto oltre le consuete aree di interesse: la tecnologia, la cultura e la storia politica.

Ci sarà anche un’area interattiva chiamata “The Exchange” che darà ai visitatori l’opportunità di provare a scegliere strategie di marketing, investire denaro e testare la loro preparazione in casi attuali. Come al solito, nel nuovo continente si fanno le cose in grande. La mentalità un po’ megalomane e prezzemolina a cui gli yankees ci hanno abituato viene confermata anche dalle dichiarazioni di Paul Michaels, il presidente della Mars, il quale afferma che la compagnia vuole supportare un’esposizione che mostri come le compagnie statunitensi, così come i singoli individui, “fondamentalmente e positivamente abbiano cambiato il modo in cui gira il mondo”.

Modestia e patriottismo a parte, si tratta di un progetto ambizioso e interessante, che attirerà di sicuro visitatori anche d’oltreoceano.

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