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“Dimmi dove ti nascondi”, l’ultima produzione firmata dalla Compagnia MOTUS

Per quanto tempo una catastrofe rimane viva nell’immaginario collettivo? Come può modificare credenze, abitudini, rapporti sociali, stili di vita? La crisi e i disastri posso trasformarsi in una importante opportunità di miglioramento. La costruzione di una “memoria della crisi” può essere il mezzo attraverso cui il riscatto si compie nella capacità di non ripetere gli stessi errori. E’ questo il tema su cui riflette “Dimmi dove ti nascondi”, l’ultima produzione firmata dalla Compagnia MOTUS, in prima assoluta, sabato 17 novembre alle 21.15, al Teatro dei Rinnovati di Siena nell’ambito della Residenza Artistica della Compagnia.
Uno spettacolo con la coreografia di Simona Cieri e il soggetto di Rosanna Cieri – realizzato con il sostegno di Regione Toscana e Comune di Siena, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo e inserito nel progetto Dotline. Interpretato da Veronica Abate, Martina Agricoli, Andrè Alma, Maurizio Cannalire e Simona Gori, il lavoro traduce in danza tutta la drammaticità e la suggestione della parola “crisi” che, in cinese, si scrive mettendo insieme l’ideogramma che indica “pericolo” con quello che indica “opportunità”.
Ed è così che, nell’era dell’immediatezza e della comunicazione globale, tutti i disastri che si affastellano l’uno sull’altro nei salotti delle nostre case creando una inquietante sensazione di precarietà e minaccia globale, possono rappresentare non solo un evento terribile ma anche, paradossalmente, l’occasione per imparare dagli errori in modo da non ripeterli in futuro, conservando dentro di sè una sorta di “memoria delle crisi”.
<<Quando si vivono esperienze così estreme come quelle di una catastrofe di vaste proporzioni, si squarcia all’improvviso il velo di protezione che ci salva dal pensare alla precarietà e alla finitezza umana – ha spiegato Rosanna Cieri che insieme a Simona Cieri cura anche la regia dello spettacolo – tutti i punti di riferimento vacillano e le sicurezze crollano come i palazzi di via XX Settembre all’Aquila. Di fronte alle catastrofi, al di là degli errori e delle negligenze umane, resta una parte che sfugge alle nostre possibilità di controllo, una parte di imprevisto e di contingenza, che ci pone davanti alla nostra vulnerabilità e che ridimensiona le idee di onnipotenza e di totale prevedibilità. Da questa nuova consapevolezza parte l’ispirazione per uno spettacolo che mette in scena tutti i volti della catastrofe.

Sabato 17 novembre alle 21.15 al Teatro dei Rinnovati di Siena
Dimmi dove ti nascondi
La prima assoluta dell’ultima produzione firmata MOTUS che riflette sul senso intimo della catastrofe

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