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TEFAF stanzia fondi per il restauro a musei americani e britannici

I FONDI DI TEFAF PER IL RESTAURO ATTRIBUITI A MUSEI AMERICANI E BRITANNICI

Ritratti di William ed Elizabeth James di William Hogarth, 1744, olio su tela, collezione Worcester Art Museum in Massachusetts.

Helvoirt, dicembre 2012 – Il Worcester Art Museum negli Stati Uniti e l’Ashmolean Museum nelRegno Unito riceveranno fondi dal TEFAF Museum Restoration Fund per il restauroconservativo di importanti progetti. Il Fondo è stato istituito da TEFAF Maastricht e fa parte delle iniziative legate alle celebrazioni del suo 25° anniversario, avvenuto nel 2012. Un importo fino a €50.000 viene devoluto ogni anno a favore delle istituzioni mondiali per progetti conservativi di opere d’arte delle loro collezioni. Prima di selezionare i due progetti vincenti, che riceveranno rispettivamente €25.000, un panel independente di esperti internazionali ha valutato le richieste pervenute dai vari musei. La prossima edizione di TEFAF Maastricht avrà luogo dal 15 al 24 Marzo 2013 negli spazi del MECC (Maastricht Exhibition and Congress Centre) nel sud dell’Olanda.

Il Worcester Art Museum di Worcester, Massachusetts è impegnato a restaurareuna coppia di ritratti del XVIII secolo dell’artista britannico William Hogarth. I due ritratti di William ed Elizabeth James, dipinti da Hogarth nel 1744 e acquistati dal museo oltre un secolo fa, non sono mai stati né adeguatamente trattati né tecnicamente valutati e potranno quindi trarre notevole vantaggio da un progetto conservativo. L’opera di restauro consentirà al Worcester Art Museum di mettere queste opere in evidenza nella mostra Hogarth and the English Character, programmata per il 2016. Successivamente il museo potrà ricollocare questi dipinti, considerati pietre miliari, nelle gallerie di appartenenza. Il restauro permetterà a quanti desidereranno ammirarli, di apprezzare in pieno la bellezza dei dipinti senza più preoccuparsi delle loro condizioni. Non appena saranno poste nelle rispettive cornici restaurate, le opere metteranno in evidenza la loro naturale palette di colori e una più ampia gamma di tonalità. Chi le osserverà avrà la piacevole percezione visiva voluta da Hogarth.

William Hogarth (1697-1764) è stato uno dei grandi maestri della pittura Britannica. Forse più conosciuto per le feroci satire sulla società, rese popolari anche grazie alle incisioni, è stato un grande ritrattista. Questi dipinti evidenziano come sia riuscito a conquistarsi la totale fiducia di William James, un gentiluomo di campagna della contea inglese del Kent, e di sua moglie Elizabeth, entrambi fieri del loro abbigliamento alla moda di Londra.

L’Ashmolean Museum di Oxford sta portando avanti un progetto conservativo didue candelabri dell’artista Giovanni Battista Piranesi (1720-1778). La struttura complessa dei candelabri è il più bell’esempio di scultura neo-classica del Regno Unito. Rappresentano un elemento chiave della collezione esposta nel Randolph Sculpture Gallery dell’Ashmolean Museum e sono d’importanza internazionale. Sir Roger Newdigate li ha acquistati direttamente da Piranesi, in occasione dei suoi due Grand Tours avvenuti rispettivamente nel 1739-40 e 1774-75. I candelabri sono stati spediti a Oxford dall’Italia smontati in componenti, con le istruzioni per il loro assemblaggio fornite dallo stesso Piranesi. I candelabri erano fortemente deteriorati nella loro struttura in quanto i punti di contatto, sebbene fossero sigillati con del gesso, si erano fragilizzati in ognuna delle sezioni verticali. Va detto anche che il loro ultimo restauro risale a 100 anni fa e, finché nel 1991 non sono stati montati su pallets, questi oggetti così vulnerabili venivano spostati di luogo in luogo usando verricelli anziché essere sollevati da terra. Sebbene ora siano montati su pallets camuffati da piedistalli, spostarli comporta sempre dei rischi per via dei molteplici pezzi di cui sono composti. Per questa ragione il museo ha ideato un progetto che consiste nello smontare, conservare e stabilizzare strutturalmente questi oggetti straordinari.

I Candelabri di Piranesi nella collezione del Ashmolean Museum, Oxford
e (a destra) danni provocati dalla solfatazione e annerimento in superficie

Il panel internazionale di esperti che ha preso queste decisioni è presieduto dal Professore Dr Henk van Os dell’Università di Amsterdam, il quale è anche Presidente della Commissione Vetting per l’Antiquariato a TEFAF. Gli altri componenti sono Rachel Kaminsky, mercante d’arte di New York che precedentemente era a capo del dipartimento dipinti di Old Master da Christie’s, David Bull, un restauratore di dipinti e Dr Kenson Kwok, ex direttore e fondatore dell’Asian Civilisations Museum e del Peranakan Museum di Singapore.

Le decisioni della commissione sono state motivate dai seguenti criteri generali:

■ Quali sono i vantaggi che il mondo dell’arte potrà trarre da questo progetto?
■ Quali saranno i benefici che il pubblico potrà trarre da questo progetto?
■ Che impatto potrà avere questa donazione sul progetto del museo?

La Commissione decide se i fondi devono essere destinati al progetto di un singolo museo o essere suddivisi tra due. I Musei che aspirano a ottenere i fondi devono aver visitato TEFAF Maastricht nell’anno in cui inviano la richiesta. Una volta completato il progetto, l’opera d’arte restaurata dovrà essere esposta a TEFAF e successivamente dovrà restare accessibile al pubblico per almeno due anni.

Il TEFAF Museum Restoration Fund è motivato dal desiderio di dare qualcosa in cambio ai numerosi musei i cui rappresentanti visitano regolarmente la Fiera. Aspira inoltre a contribuire alla conservazione di oggetti d’arte che fanno parte delle loro collezioni, a condividere con altri musei e con il grande pubblico di appassionati, la conoscenza sulle tecniche di conservazione.

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