Ce l’ha fatta, il Comune di Venezia, a ripristinare l’antica immagine oleografica della Punta della Dogana, scempiata per ben quattro anni dall’ambiguo Ragazzo con la Rana di Charles Ray che François Pinault “impose” al puro paesaggio immortalato da Gian Antonio Canal in poi. <clicca qui per saperne di più>
Non so se sia stato bene, laddove un piccolo compromesso fra l’Antico e il Moderno sembrava essersi finalmente risolto. Anch’io non gradii, al tempo, l’occupazione di suolo pubblico, ritenendo si dovesse – passata l’edizione biennaliera del 2009 – risarcire il melanconico lampione. Ma, trascorso qualche mese, mi pareva di salutare il poco nuovo esistente in laguna in forza delle Fondazioni culturali private. Accostumato alfine l’occhio, vinse la reazione.
Ora però mi attendo che con la medesima tenacia si impedisca a quelle luride navone che sfregiano il Canale della Giudecca di mettere a repentaglio non solo i tourists’ pictures ma anche l’incolumità della Città. Chissà se le orde di benpensanti si muoveranno con la stessa rabbia in corpo o non saranno invece del partito del “nuovo che (letteralmente) avanza”.
