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Inaugura la nuova Galleria SUBERT a Milano

Poche settimane di rodaggio poi, nei pomeriggi del 6, 7 e 8 marzo 2013, Michele Subert inaugura ufficialmente il nuovo corso di una delle più antiche Gallerie antiquarie di Milano, in via della Spiga 42.

Niente vetrine, solo un’insegna che guida direttamente al secondo piano dove, Pierluigi Fasoli per Paf- Design, ha studiato uno spazio espositivo innovativo dai colori scuri e neutri illuminato, nonostante l’ampia finestratura, da sola luce tecnica.

L’esposizione delle opere è dosata e ogni oggetto, arredo o dipinto è autonomo, decontestualizzato, non abbellisce e tantomeno decora; semmai richiama, rimanda, cita, restituisce memoria, sensazioni, stupori,

sorprese, nostalgie, commozioni…

La nuova sede di Subert, in cui si ha una sfuggente percezione di surrealismo, è elegante, funzionale e tecnologica con un’unica concessione all’edonismo nell’attrezzatissima cucina. E non sarebbe potuto essere diversamente dato che anche “la buona cucina” è una forma d’arte di cui Michele Subert è raffinato cultore.

Più che una Galleria d’Arte, il nuovo spazio è uno studio, nella molteplicità dei suoi significati: conoscere e approfondire, attività professionale e, non ultimo, contenitore di collezioni come gli studioli

rinascimentali o le Wunderkammer.

Un luogo, quindi, in cui continuare la tradizione nella ricerca dell’eccellenza che ha caratterizzato gli oltre centocinquant’anni di attività degli “antiquari Subert”.

Per questo ogni opera esposta sarà corredata da una scheda storico-artistica di stampo museale e, a rotazione, sarà presente nell’innovativo sito tridimensionale della galleria: www.subert.it, che consente di muovere in tempo reale modelli virtuali in uno spazio a sua volta virtuale.

La prima Galleria Subert è aperta a Milano in via Monte di Pietà 2 nel 1860, agli albori dell’unità d’Italia, da Emanuele Subert, un mitteleuropeo giunto a Milano dopo una permanenza a Vienna e a Trieste.

A Milano, nel volgere di circa vent’anni apre altre sedi e, contemporaneamente, diventa fornitore di diversi Musei e di importanti collezionisti privati: Stibbert, Poldi Pezzoli, Bagatti Valsecchi e Consulta del Museo Patrio Archeologico (gli attuali Musei Civici del Castello Sforzesco). Le vendite sono documentate da lettere, fatture e molte fonti bibliografiche: coerentemente con il mercato dell’epoca, si tratta per lo più di armi, arredi, tessuti antichi, arte sacra, archeologia, gioielli e oreficerie.

Agli inizi del ‘900 i figli Rodolfo e Carlo Subert affiancano alle vetrine milanesi due negozi a Bellagio, meta di villeggiatura dell’élite internazionale.

Nel 1910 Carlo si trasferisce negli Stati Uniti e i negozi diventano Rodolfo Subert Antichità e Belle Arti.

Anche con il nuovo corso, Rodolfo continua l’importante rapporto con i musei: dovrebbe essere di questi anni la donazione al Museo Teatrale alla Scala di Milano di un libretto d’opera con rilegatura di raso bianco e di una Veduta dell’interno del Teatro di S. Benedetto di Venezia, entrambi del XVIII secolo.

Altre fonti documentarie raccontano di ulteriori vendite allo Stibbert, al Poldi, al collezionista Gianetti (ora l’omonimo Museo di Saronno) e ad alcuni musei scozzesi. Va ricordata anche la donazione, avvenuta tra il 1940 e il 1941, al Museo di Arti Applicate del Castello Sforzesco: “… il più importante è stato il dono Ambrogina Bergomi Subert del 1941 che ha incrementato la raccolta delle armi da fuoco ” (E. Colle, 1996).

Nel luglio 1943 i bombardamenti distruggono il negozio in Galleria Vittorio Emanuele II, e, con gli oggetti, va perduto anche l’archivio di più di ottant’anni di attività.

Nel 1926, Duda, il figlio maggiore di Rodolfo, affiancato dalla moglie Gina Gandus apre in via S. Andrea 11 la Galleria S. Andrea che tratta principalmente arte italiana con una particolare predilezione per i gioielli e per la pittura italiana dell’Ottocento. Nel ’51 Duda si trasferisce in via San Pietro all’Orto 26 sotto la denominazione “G.G. Subert”, mentre suo figlio Alberto avvia l’anno seguente una propria galleria in via della Spiga 22.

È questo il periodo delle prime mostre di antiquariato, tra le quali le storiche manifestazioni della Biennale di Firenze e dell’esposizione di Palazzo Reale a Milano, cui partecipano entrambi i negozi.

Le due attività confluiscono poi nel 1996 nella galleria “Antichità e Oggetti d’arte” di Via Santo Spirito 24, dove Alberto Subert continua la propria attività insieme al figlio Michele fino al 2012.

Si arriva così ai giorni nostri e a questa nuova apertura ideata da Michele Subert in via Della Spiga 42.

SUBERT | Antiquari

Via della Spiga 42, Milano 2° piano

T +39 02 799594

info@subert.it | subert.it

DA MARZO 2013

da martedì a sabato, dalle 10 alle 19

INAUGURAZIONE

6 /7/8 marzo 2013, dalle 16 alle 21

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