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Seconda tappa milanese per il tour di Luca Pugliese nell’Italia carceraria

Prosegue e volge verso la conclusione l’iniziativa solidale dell’artista Luca Pugliese per la difesa dei diritti dei detenuti italiani. Un tour musicale di sette tappe nell’Italia carceraria, iniziato lo scorso 19 gennaio a Secondigliano (Napoli) e proseguito negli istituti penitenziari di Rebibbia (Roma, 13 febbraio), Sant’Angelo dei Lombardi, Av (14 febbraio), Benevento (15 febbraio) e Opera (Milano, 7 marzo). Venerdì 15 marzo la musica di Luca Pugliese sbarca nuovamente a Milano, con concerto acustico in versione solo indirizzato alla popolazione detenuta di San Vittore. Prossima e ultima tappa sarà la casa circondariale di Poggioreale (Napoli, 20 marzo).

Questa singolare tournée, che il musicista campano sta sostenendo a proprie spese attraversando in lungo e in largo l’Italia carceraria in nome della dignità della persona e sulle note della sua ultima fatica discografica Déjà vu, punta il dito sullo stato delle nostre carceri e sul degrado culturale del nostro paese. “L’Italia attualmente non sa cosa farsene dell’arte, degli artisti e dei detenuti!” è lo slogan lanciato da Luca Pugliese fin dagli esordi di questa sua singolare tournée, che peraltro chiama in gioco il ruolo sociale dell’arte e dell’essere artisti.

“Portare la musica in carcere significa creare un possibile varco tra chi sta fuori e chi sta dentro, e soprattutto dare maggiore risonanza ai soliti e noti problemi dei penitenziari italiani” dichiarava l’artista alla vigilia di questa esperienza. Ora aggiunge: “Quello che ho trovato in questi luoghi è un’umanità assetata di emozioni. Loro dedicano a me tanto del loro pochissimo tempo, e io dedico a loro poco del mio tantissimo tempo. E tutti ne guadagniamo. C’è un’empatia fortissima, inimmaginabile e indescrivibile. Sono più che mai convinto che se vogliamo migliorare il nostro paese, dobbiamo cominciare a dal basso, recuperando e riabilitando chi ha sbagliato, e che ciò non è solo doveroso, ma è anche possibile”.

 

Venerdì 15 marzo 2013, carcere di San Vittore, Milano

 

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