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Compie un anno di vita MoRE, il museo virtuale dei progetti irrealizzati degli artisti

Lunedì 1° Aprile 2013 si festeggia il primo compleanno di MoRE, il museo digitale che colleziona ed espone i progetti non realizzati di artisti del XX e XXI secolo.

“L’acronimo MoRE sta per Museum Of REfused and unrealised art projects – dichiarano i due ideatori Elisabetta Modena e Marco Scotti – La finalità è esplicita fin dalla scelta del nome; il museo raccoglie ed espone solo progetti che siano stati appositamente pensati per occasioni specifiche in precisi contesti e che non siano stati realizzati per motivazioni tecniche, logistiche, ideologiche, economiche, morali o etiche. Lo scopo è quello di valorizzare, conservare e studiare attraverso attività di ricerca, esposizioni e sfruttando al massimo tutte le potenzialità del digitale questi progetti mai realizzati. Vogliamo così dare loro visibilità e offrire la possibilità a chiunque di consultare materiali che solitamente non sono accessibili aprendo inoltre una riflessione sulle dinamiche dell’arte contemporanea e di chi vi opera”.

Nel suo primo anno di vita MoRE ha acquisito progetti di artisti di rilievo internazionale nel panorama dell’arte contemporanea, come Jonathan Monk, Ugo La Pietra, Cesare Pietroiusti, Debora Hirsch, Paolo Scheggi, Davide Bertocchi, Davide Mosconi, Ivo Bonacorsi, Silvio Wolf, Grazia Varisco, Luigi Presicce, Valerio Berruti, Regina Josè Galindo, Jeremy Deller. Gli artisti hanno liberato i propri “sogni nel cassetto”, e condiviso con il pubblico le idee che, per qualche motivo, non si sono materializzate. Ogni progetto di opera d’arte è accompagnato da una scheda che la racconta in riferimento al percorso artistico dell’autore.

In attesa delle nuove acquisizioni, provenienti dagli archivi personali di Erwin Wurm, goldiechiari e Massimo Uberti, per festeggiare il compleanno di MoRE, alcuni degli artisti che hanno esposto precedentemente negli spazi virtuali del museo hanno mandato un “regalo”, ovvero un’opera in formato digitale. Gli interventi di Jonathan Monk, Debora Hirsch, Luigi Presicce, Davide Bertocchi, Ivo Bonacorsi e Ugo La Pietra saranno fruibili sul sito di MoRE a partire dal 1 aprile 2013, insieme ad un video che racconta i 12 mesi del museo, realizzato dalla videomaker Katia Goldoni.

In occasione del primo anniversario, MoRE inaugura la sua prima mostra temporanea online: ONE MoRE YEAR si snoda attraverso sei sale virtuali, senza dimenticare bookshop e deposito. In mostra una selezione delle opere della collezione, raccontata attraverso due livelli: la motivazione della mancata realizzazione (motivi logistico-economici, politico-ideologici, esercizio teorico-utopia) e la committenza (il museo, l’amministrazione pubblica e il bando di concorso, la galleria e l’ente privato). La mostra è concepita anche come un’occasione per una carrellata visuale e teorica su un intero anno di lavoro.

Il sito moremuseum.com è composto da un archivio di progetti interamente in formato digitale, reso possibile anche grazie alla collaborazione con il centro CAPAS dell’Università degli Studi di Parma, uno spazio riservato a esposizioni temporanee, e una sezione destinata a ospitare interventi critici e approfondimenti sul tema del “non realizzato”. Con questo obiettivo, intorno a MoRE si è costituito un network di professionisti provenienti dal mondo dell’arte contemporanea, storici dell’arte, critici, curatori e esperti del settore, che contribuiscono con le loro diverse professionalità alla crescita del progetto nell’ambito dell’associazione culturale Others.

* CONTATTI
press@moremuseum.org
info@moremuseum.org
www.moremuseum.org

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