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Il monastero di San Benedetto Po candidato fra “i 7 siti più a rischio” in Europa‏

E’ il monastero cluniacense di San Benedetto Po, nei pressi di Mantova, fortemente danneggiato dal terremoto del maggio 2012, il monumento che Italia Nostra ha candidato per il programma “I 7 siti più a rischio” promosso da Europa Nostra, l’associazione europea dedicata alla salvaguardia dei monumenti storici, dei siti e dei paesaggi culturali europei. In occasione della Giornata Internazionale dei Monumenti e dei Siti istituita nel 1983 dall’UNESCO su proposta dell’ICOMOS (ONG che si prefigge, tra l’altro, la conservazione dei monumenti storici e dei siti mondiali), Europa Nostra ha svelato i 14 monumenti e siti selezionati per comporre la rosa finale dei 7 siti più a rischio in Europa che saranno annunciati in giugno ad Atene.

Risalente all’anno mille, il monastero – il cui restauro era stato recentemente quasi completato dopo un’imponente intervento di restauro – è ora inagibile a causa delle gravi lesioni che ha subito per il sisma. Considerata la grande importanza storica, artistica e religiosa di questo complesso e il suo impatto sul turismo culturale, occorre che le autorità pubbliche a tutti i livelli diano priorità alle misure di salvataggio e alle azioni di messa in sicurezza per consentire al più presto la ripresa delle sue attività (in allegato.un comunicato dettagliato).

Un comitato consultivo internazionale composto da eminenti esperti ha selezionato i siti a rischio – tra cui centri storici, siti archeologici, edifici religiosi e fortificazioni militari – tra 40 candidature presentate da organizzazioni sociali ed enti pubblici di 21 paesi. L’elenco definitivo sarà annunciato al 50° Anniversario del Congresso di Europa Nostra ad Atene in programma il 16 giugno. Entro dicembre saranno organizzate missioni di salvataggio e piani di azione preliminari da parte di un gruppo di specialisti del patrimonio culturale insieme ad esperti tecnici e finanziari della Banca per gli investimenti europei, socio fondatore di questo programma.

Il Programma “I 7 siti più a rischio”, lanciato lo scorso gennaio e ispirato da un’iniziativa di successo gestita dalla US National Trust for Historic Preservation, non è un programma di finanziamento. Il suo scopo è quello di fare da catalizzatore per l’azione e promuovere “il potere dell’esempio” coinvolgendo vari soggetti pubblici e privati al fine di individuare le possibili fonti di finanziamento (europee). Dopo l’estate, le squadre composte da esperti del patrimonio culturale provenienti da Europa Nostra e i suoi membri, nonché specialisti tecnici e finanziari del Gruppo Bancario per gli investimenti europei o il Consiglio della Banca europea dello sviluppo, un partner associato del programma, potranno visitare i 7 monumenti e siti selezionati. In stretta collaborazione con gli entil locali interessati, valuteranno i problemi esistenti e disegnaranno i piani di azione praticabili e sostenibili per ciascuno di essi. Tutte le missioni di salvataggio saranno riferire entro la fine dell’anno e i risultati preliminari dovranno essere presentati alla Conferenza sul patrimonio europeo organizzata da Europa Nostra a Bruxelles il prossimo 5 dicembre.

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