Moretti a Londra: seicento anni di Santi

MORETTI FINE ART’S MOSTRA IN AUTUNNO
“Orate Pronobis: seicento anni di Santi”

Simone di Filippo, called ‘Dei Crocifissi’ (Documented from 1354-1399)
Virgin and Child between Saints John the Baptist and Bartholomew (central panel);
Archangel Gabriel, Saint Petronius, Saint Christopher and Saint Anthony (left panel);
Virgin Annunciate, Saint Jerome, a Bishop Saint (Ambrose?) and Saint Florian (right panel)
Tempera on panel
Central panel 25 x 49.5 cm; side panels 13 x 49.5 cm
MORETTI FINE ARTS

Un trittico devozionale del xiv secolo e un lavoro del XXI secolo di Gilbert e George caratterizzeranno la mostra illuminante, “Orate Pronobis: seicento anni di Santi”, messa in scena da Moretti Fine Art presso 2A-6 Ryder Street, London SW1, dal 15 ottobre al 15 novembre 2013. La mostra coinciderà con la seconda edizione di “Frieze Masters” che si svolgerà a Regent Park, dal 17 al 20 ottobre 2013, in cui Moretti Fine Art esporrà anche, per la cronaca nello Stand D1.

L’obiettivo della mostra è quello di fornire un contesto per le figure di Santi che sono onnipresenti in Antichi Maestri italiani e per riflettere sulla nostra moderna interpretazione di essi. Fabrizio Moretti spera che per giustapposizione di dipinti eseguiti da artisti nati circa a seicento anni di distanza, i visitatori potranno riflettere su chi fossero queste persone, le loro storie, la loro eredità, e la rilevanza che hanno oggi.

Una delle prime opere in mostra, una scelta ideale in quanto raffigura ben otto Santi, è un trittico della “Vergine col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Bartolomeo (pannello centrale), Arcangelo Gabriele, Santi Petronio, Cristoforo e Antonio (pannello di sinistra ); Vergine Annunziata, San Girolamo, un Santo Vescovo (Ambrogio) e San Floriano (pannello di destra)” dell’artista bolognese, Simone di Filippo, detto ‘dei Crocifissi’, (documentato dal 1354, morto 1399?). In ottime condizioni, questa piccola opera era destinata alla devozione privata ed è un importante aggiunta al numero di trittici conosciute da questo celebre pittore. La scelta dei Santi raffigurati suggerisce una provenienza bolognese: il busto di San Petronio è raffigurato tenendo in mano la città di Bologna, che indica il suo ruolo come il ricostruttore della città nel periodo tardo antico, iconografia che divenne comune in cui il Santo è stato scelto come primo patrono della città nel 1376. Floriano è anch’egli un Santo patrono di Bologna, riconoscibile per le sue vesti aristocratiche, la spada di un nobile cavaliere e il fiore in mano. Può essere che il vescovo raffigurato accanto a San Floriano sia Sant’Ambrogio, un altro patrono di Bologna.

Al contrario sta Gilbert e George fanno riferimento a un immaginario cristiano che, nella sfida di una devozione religiosa, incorpora il secolare. L’opera non è meditativa, ma impressionante e destinata a sconvolgere lo spettatore. L’immagine comprende una croce centrale, due fiori forse simboli della Vergine e della Maddalena, e due giovani uomini in ginocchio. Gilbert è nato nelle Dolomiti, in Italia, nel 1943, George nel Devon nel 1942 e vivono e lavorano insieme a Londra. Hanno partecipato a molte importanti mostre collettive tra cui la 51 ° Biennale Internazionale di Venezia (2005), Tra i loro premi il The Turner Prize (1984) e il Carnegie International (1985).