L’artista Tania Bruguera e almeno altri tre Antonio Rodiles, Eliezer Avila, e Reinaldo Escobar, sono stati arrestati martedì 30 dicembre dal governo cubano a L’Avana.
Bruguera era a Cuba per mettere in scena Yo También Exijo (anche io chiedo), una performance open-mic e di protesta in Piazza della Rivoluzione.
Secondo il New York Times: “Il piano di Bruguera è stata la prima prova per vedere se la decisione dell ‘amministrazione Obama di normalizzare le relazioni con Cuba all’ inizio di questo mese avesse spinto il regime di Castro ad essere più tollerante sulle voci critiche”.
Purtroppo, ma non sorprendentemente, il governo ha proibito a tutti critici di spicco, tra cui la signora Bruguera, di raggiungere la piazza.
The Guardian, e il Miami Herald hanno anche rivelato i particolari sulle detenzioni.
Il curatore Octavio Zaya ha scritto su Facebook: “Mentre alcune fonti riferiscono che la Bruguera è agli arresti domiciliari, altre testimonianze affermano che è stata portata al famigerato Villa Maurista, quartier generale della polizia segreta del regime di Castro”.
Deborah Bruguera ha dichiarato che alla sorella non è stato permesso di avere nessun avvocato al momento del suo arresto.
Tania Bruguera è nota per il lavoro che mette alla prova i limiti della censura dello stato Cubano e di altre forme di controllo.
