Top Price. Le 5 opere più costose di Edvard Munch

È un’incomunicabile solitudine quella che spinge un ventenne Edvard Munch a cercare rifugio nel mezzo pittorico, con lo scopo di sconfiggere le proprie malinconie e turbamenti. Le difficoltà affrontate dal giovane artista sono dovute in particolare alla perdita della madre e della sorella -entrambe per la tubercolosi- oltre al complesso rapporto con il padre, che in parte osteggiò il suo crescente interesse verso gli studi artistici.

“Un’opera d’arte è completa solo quando l’artista riesce ad esprimere tutto quello che aveva in mente: è proprio questo che colloca Munch all’avanguardia rispetto alla sua generazione… Riesce veramente a mostrare i suoi sentimenti, le sue ossessioni, e a questo subordina tutto il resto”. Christian Krohg.

Dalle prime “tele dell’anima”, con le quali esorcizza gli eventi drammatici del proprio passato, Munch approda alla fine del secolo realizzando il proprio capolavoro L’Urlo (1893). Si inaugura così la stagione pittorica più apprezzata dal mercato.

Sono infatti le opere realizzate tra il 1895 e il 1908 ad aver strappato i risultati più elevati nelle aste degli ultimi anni. Tra queste ricorre il dipinto Girls on the bridge (1902), presentato alla Evening Sale del 14 novembre di Sotheby’s con una stima di oltre 50 milioni di dollari. Infine aggiudicata per 54,487,500$, ha conquistato il secondo posto tra i record del pittore.

Quali sono le opere più costose di Edvard Munch vendute in asta?