Monoliti vegetali. Le foreste scultoree di Christian Lapie a Milano

Christian Lapie, Songe d’Icare / Il sogno di Icaro, Milano — Christian Lapie. Atelier. Songe d’Icare / Il sogno di Icaro.

Foreste monolitiche. Christian Lapie approda a Milano con la sua prima mostra personale in Italia. Per l’occasione la galleria Mimmo Scognamiglio apre le sue porte all’artista francese e alle imponenti sculture che ne invadono gli spazi fino al 5 novembre 2018.

La mostra intitolata “Le songe d’Icare – Il sogno di Icaro”, presenta una serie di sculture definite come metamorfosi. Sculture che dialogano con l’ambiente che le accoglie, instaurando connessioni e sinergie sempre diverse, dalle infinite potenzialità e configurazioni mentali. Opere caratterizzate da una tecnica scultorea che pone al centro la trasformazione della materia. Christian Lapie ha creato delle sculture in bronzo contraddistinte da una superfice grezza e rivestite da una pasta nera che le rende ibride, a metà tra lo stato umano e quello vegetale. Spunti dal mondo naturale, da foreste e tronchi di alberi monumentali. Sono questi gli elementi a cui l’artista si è ispirato nei suoi ultimi lavori, nati a seguito di un lungo viaggio nella foresta amazzonica.

Dalla Champagne, sua regione d’origine impregnata di una storia fatta di sangue e battaglie, ha imparato come nutrirsi della memoria dei luoghi e ha sentito l’esigenza di aprire il suo lavoro ad una geografia fluida, senza confini, che potesse raccontare una storia personale trasformandola in universale. Per questo Christian Lapie si può definire un artista nomade, che risponde al richiamo dei luoghi e si mette in ascolto di quello che hanno da raccontare. Nascono così delle sculture ieratiche, imponenti, e solo apparentemente spettrali. Opere con cui si instaura un rapporto pacifico e rassicurante, come quello che ci comunica la natura, che ci sovrasta e protegge allo stesso tempo.

In occasione della mostra Lapie creerà una foresta negli spazi della galleria Mimmo Scognamiglio, dimostrando come uno spazio espositivo possa raccontare qualcosa di sé e diventare un luogo in cui rifugiarsi, riflettere e mettersi in discussione. Faranno da contraltare alla foresta di sculture dei disegni dai caratteri monumentali che riprendono i soggetti scultorei formando dei dittici unici nel loro genere.