Ossimori di marmo. La Forma del Tempo di Ilaria Gasparroni a Brescia

Eternare l’inafferrabile. Solide forme di marmo racchiudono storie e cristallizzano i mutamenti dell’uomo e della natura, La Forma del Tempo è la nuova personale di Ilaria Gasparroni ospitata negli spazi della galleria Specchio41 di Brescia, dal 7 marzo al 14 aprile 2019, a cura di Pietro Bazzoli in collaborazione con Matteo Galbiati.

La giovanissima artista, classe 1989, presenta un ciclo di opere che ripercorre la propria ricerca creativa, dagli anni dell’accademia a oggi, in una decina di sculture che raccontano, allo stesso modo ma mediante differenti soluzioni, l’impossibilità di fermare per sempre un dettaglio, una luce, un sentire, un amore. Le forme, silenziose, che plasma Ilaria Gasparroni si richiamano timidamente alla plasticità classica evocando suggestioni antiche a cui si accompagnano inediti filtri rappresentativi, il dettaglio è infatti il principale interlocutore del suo studio attraverso la dimensioni del tempo, passato, presente e futuro. Concentrandosi sulla resa meticolosa del particolare permette che la visione da parte dello spettatore proceda per gradi fino ad essere travolta dalla carica emotiva generatasi dalla somma di ogni elemento.

Ilaria Gasparroni, Possesso e protezione, 2017

La personale prosegue con una seconda serie di lavori, appartenenti agli ultimi anni, tutti accomunati da un’estrema lavorazione della materia. Il marmo è sempre il medium prediletto ma questa volta le forme si assottigliano fino a diventare fragili fogli di carta, l’intenzione è quella di rivalorizzare, attraverso le caratteristiche durevoli del marmo, le qualità degli oggetti apparentemente scontati del nostro quotidiano. Questi divengono così contenitori di memorie, mezzi per ritrovare la bellezza originaria e incontaminata di un orizzonte che per abitudine non siamo più portati a osservare, ricercando nelle novità e nelle passioni totalizzanti la via d’uscita alla continua esigenza di riempire i nostri vuoti interiori.

Quelli di Ilaria Gasparroli sono ossimori ideali e materici intrisi e alimentati dalla letteratura, dalla filosofia e dalla geometria, tentativi di fissare, nel tempo e nello spazio, il proprio mondo interiore nella durevolezza del marmo con l’augurio che il per sempre possa preservare la bellezza che ha cercato di donare.