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Quel Davide e Golia è di Artemisia Gentileschi. Nuova attribuzione per la pittrice del Seicento

Nuova attribuzione per Artemisia Gentileschi. E’ un dipinto che raffigura Davide e Golia precedentemente attribuito a un allievo del padre Orazio

La notizia arriva a poche settimane dall’inaugurazione della grande mostra alla National Gallery di Londra. Il museo dedica infatti alla pittrice una retrospettiva (che prosegue fino al 26 luglio 2020) ed la prima volta nel Regno Unito.

Il dipinto raffigurante Davide e Golia è stato recentemente attribuito alla Gentileschi grazie a un restauro realizzato da Simon Gillespie a Londra che ha messo in luce la firma nascosta nella spada, oscurata dal tempo. Datato 1639, sarebbe stato eseguito proprio durante un breve soggiorno londinese nel quale l’artista romana (1593-1654) raggiunse il padre Orazio, ormai anziano, impegnato della decorazione di un soffitto in una residenza della Corte.

Nel 1975 il dipinto passò in asta da Sotheby’s attribuito a Francesco Guerrieri, un allievo di Orazio Gentileschi. Ma nel 1996 il connoisseur Gianni Papi vide una riproduzione fotografica in bianco e nero del quadro cominciò a pensare ad Artemisia. L’attuale (anonimo) proprietario lo acquistò nel 2018 in asta da Hampel Fine Art a Monaco. E subito dopo l’acquisto chiese proprio a Papi di esaminarlo. Lo studioso, esperto dei caravaggeschi, ha firmato  la nuova attribuzione in un articolo in via di pubblicazione su The Burlington Magazine.

Il dipinto non entrerà nella mostra alla National Gallery, ma sarà visibile nel Simon Gillespie Studio, nella zona Mayfair, durante quasi tutto il periodo dell’esposizione. Forse, vista l’importanza della scoperta, l’opera sarà affidata in comodato d’uso a qualche museo pubblico.

La mostra londinese espone 30 opere che ripercorrono i quarant’anni di carriera in cui l’artista è riuscita a emergere in Europa come un’eccellenza in campo pittorico, guadagnandosi importanti commissioni e riuscendo ad entrare a fare parte (fu la prima donna a riuscirci) dell’Accademia degli artisti di Firenze. Si organizza per sezioni seguendo i viaggi e le tappe principali della vita di Artemisia , dalla formazione a Roma, dove impara a dipingere sotto la guida del padre Orazio all’epoca del suo soggiorno a Napoli, città in cui passò gli ultimi venticinque anni della sua vita e dove aveva aperto un fiorente atelier con la figlia Prudenza, anche lei pittrice. Fino alle ultime sale che raccontano il breve viaggio a Londra, dove si ricongiunge con il padre pochi mesi prima della sua morte.

www.nationalgallery.org.uk

www.simongillespie.com

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