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Il dilemma della Royal Academy di Londra: vendere il tondo Michelangelo o perdere 150 posti di lavoro?

Sembra che la Royal Academy di Londra stia pensando di vendere un Michelangelo per non perdere 150 posti di lavoro

La galleria londinese è a corto di soldi così sembra che stia prendendo in considerazione l’idea di vendere il Tondo Taddei di Michelangelo che potrebbe valere più di 100 milioni di sterline. Sembra che quando John Constable vide per la prima volta il capolavoro in marmo disse che era “una delle più belle opere d’arte esistenti”.

La scultura è stata donata alla galleria nel 1829 dopo la morte della sua proprietaria, Lady Margaret Beaumont, come fonte d’ispirazione per gli studenti delle scuole dell’Accademia.

La Royal Academy, come tutte le istituzioni artistiche, era già finanziariamente sotto pressione prima del Covid, ma ha visto le sue finanze subire un ulteriore momento di difficoltà tanto da dover valutare drastici licenziamenti. Il tondo però è l’unica scultura che si trova in un’istituzione pubblica del Paese realizzata da Michelangelo.

Gli accademici si sono dichiarati  “inorriditi”  alla sola idea di vendere qualcosa di così famoso. Ma al contempo al personale è stato comunicato che i costi annuali devono essere ridotti di 8 milioni di sterline. Quasi la metà dei suoi dipendenti, forse 150 persone, rischia  quindi di essere licenziata.

La vendita del Tondo Taddei, che dovrebbe essere discussa in un’assemblea generale annuale virtuale dei membri questa settimana, va al cuore di un problema che devono affrontare molti musei e gallerie britanniche in difficoltà finanziarie.

Vanessa Thorpe del Guardian si chiede: i manufatti che possiedono dovrebbero rimanere intoccabili?

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