Non tutti, in Svizzera, apprezzarono l’avvio del servizio postale con pagamento anticipato mediante francobollo
I più restii furono gli abitanti del cantone di Ginevra, tant’è che nel 1845 le poste si videro costrette a mettere in vendita l’emissione, nota come “doppio di Ginevra” in quanto comprendeva, stampati uniti, sia l’esemplare per la città che quello per il cantone, con uno sconto del 20 per cento. Ed è a questo periodo che appartiene la lettera – unica conosciuta – con due porzioni del francobollo di porto locale applicato il 25 gennaio 1845 a Carouge su un plico diretto a Ginevra. Proveniente dalla mitica collezione Erivan Haub, che Corinphila sta disperdendo, il lotto è stimato 60.000 franchi.
La perla più lucente della vendita fissata per sabato 30 gennaio (www.corinphila.ch) è rappresentata dalla raccomandata che lo studio del notaio Greifensee affrancò con un esemplare da 4 e due da 6 (con filigrana quasi completa della cartiera Sihl) dell’emissione dal Cantone di Zurigo, e destinata a Wildberg. Partirà da 300.000 franchi. Ventimila franchi, invece, la valutazione attribuita ad una lettera resa franca con la pluricolore Colomba di Basilea.
Nel più corposo catalogo “Svizzera e Liechtenstein” del 29/30 gennaio, la stessa casa d’aste propone una coppia passata per posta del Cantone di Ginevra, offerta a 20.000 franchi. Copiosa la presenza della Colomba di Basilea con quotazioni che vanno dai 2.000 franchi gli esemplari nuovi a 750 franchi quelli usati. Con delle eccezioni, come l’esemplare su frammento di lettera con bollo di Basilea dell’11 agosto 1846, il quale farà alzare le palette da 7.500 franchi.
