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Giotto mai visto. Primi risultati dai restauri della cappella di Santa Caterina a Padova

Restauri nella cappella di Santa Caterina a Padova, con affreschi di Giotto Restauri nella cappella di Santa Caterina a Padova, con affreschi di Giotto
Restauri nella cappella di Santa Caterina a Padova, con affreschi di Giotto
Restauri nella cappella di Santa Caterina a Padova, con affreschi di Giotto

I restauri hanno messo in luce straordinari cromatismi delle vesti, il delicato colore rosato degli incarnati, il chiaroscuro di volti e mani

Il precario stato di conservazione degli affreschi di Giotto da tempo richiedeva un intervento di restauro”, sottolinea il Delegato Pontificio per la Basilica di Sant’Antonio a Padova, l’Arcivescovo Fabio Dal Cin. “Messo in evidenza a seguito del drammatico terremoto dell’Emilia, quando nel maggio del 2013 cadde una parte d’intonaco delle volte del tornacoro”. L’intervento è stato autorizzato dal Soprintendente Fabrizio Magani nel 2020: e ora giungono importanti notizie dal fronte dei restauri nella cappella di Santa Caterina, che ha restituito parti di pittura originali prima mai svelate. Mettendo in luce straordinari cromatismi delle vesti, il delicato colore rosato degli incarnati, il chiaroscuro di volti e mani. Una fase cruciale del progetto promosso dalla Delegazione Pontificia, in sinergia con il Comune di Padova e la Fondazione Cariparo.

 

La cappella di Santa Caterina a Padova, con affreschi di Giotto
La cappella di Santa Caterina a Padova, con affreschi di Giotto

La cappella, costruita alla fine del Duecento, fu decorata da Giotto, chiamato a Padova dai frati francescani. L’intervento ha eliminato parti che non erano mai state rimosse e che limitavano la lettura delle parti originali di Giotto. Evidenziando, ad esempio, che a fianco alle dorature delle aureole, che risalgono al restauro del 1923, una traccia della doratura originale è sopravvissuta nell’asta della Croce tenuta in mano da una delle sante ritratte da Giotto sull’interno dell’arco. Così come ora risultano ben leggibili i disegni a mano libera di alcune delle coroncine poste sulle teste delle sante. L’intervento viene condotto sotto la direzione scientifica di Giovanna Valenzano. Ed eseguito da Natascia Pasquali di AR Arte e Restauro, con la direzione tecnica di Cristina Sangati. Sotto il diretto controllo della Soprintendenza, nella persona di Monica Pregnolato.

https://www.santantonio.org

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