Un sodalizio tra l’arte scultorea di Matteo Pugliese, la fine artigianalità della linea di orologi Presage di Seiko e la creatività dei ragazzi ospiti della comunità di San Patrignano
Il disegno e la scultura per l’artista Matteo Pugliese significano passione, ricerca e continua sperimentazione. E quando Seiko Italia, l’ha coinvolto nella realizzazione di un’opera per la collezione di San Patrignano, ha trovato una porta aperta. Il brand di orologeria nipponico è conosciuto per la qualità estetica dei suoi segnatempo e per le tecniche di fine lavorazione, tramandate da millenni e rivolge da sempre la sua attenzione allo sviluppo di una società migliore e inclusiva e al tema dell’educazione delle nuove generazioni.
“Avevo già donato due anni fa una mia opera, una delle figure della serie Extra Moenia, al PART, i Palazzi dell’Arte Rimini dove è esposta la Collezione di San Patrignano e conoscevo già questa realtà straordinaria. E sono felice che un marchio come Seiko abbia colto la correlazione tra il contenuto artigianale degli orologi Presage e le mie opere, un legame che risiede nell’attenzione al dettaglio, nella cura minuziosa del lavoro fatto a mano. Si tratta di un aspetto fondamentale per le mie sculture, tra le quali i Samurai che hanno un ruolo importante e rappresentano un altro richiamo alla cultura giapponese” dice l’artista.
L’opera di Pugliese scelta per la donazione al Museo di Rimini, dove è custodita l’ampia collezione, espressione colta e internazionale di arte contemporanea è intitolata Custode Samurai VIII, misura 66x38x30 cm. e fa parte di un’edizione di 6 +2 pda. Appartiene alla serie dei Custodi, figure potenti, concepite come numi tutelari, protettori dello spazio sacro, costruite in bronzo e marmo e completate dopo un lungo processo di lavorazione. Così un’altra opera di un maestro italiano, attraverso Seiko, entra nella Collezione, nata del 2107 e frutto di donazioni di tanti artisti, da Emilio Isgrò a Vanessa Beecroft, da Sandro Chia a Igor Mitoraj, da Shilpa Gupta a Mona Hatoum. La parte più coinvolgente di questo progetto, ideato da Seiko, ha visto protagonisti l’artista a stretto contatto con gli studenti ed è stato il seminario e laboratorio sull’argilla, organizzato per i ragazzi della Comunità di San Patrignano con l’obiettivo di trasformare le abilità manuali dei ragazzi in piena espressione della propria individualità e valorizzazione delle proprie risorse emotive.
“Sono rimasto esterrefatto dalla manualità dei ragazzi che lavorano nei laboratori artigiani e, come mi ha spiegato Sandro Pieri, il responsabile del Design Lab di San Patrignano, i loro prodotti di alto prestigio e qualità, come tessuti carte da parati e arredi, entrano nelle ville e nelle case di personaggi celebri” spiega Pugliese. Senza dimenticare la notorietà del settore agro alimentare, il food & wine della Comunità, apprezzato da gourmet e intenditori.
“Abbiamo fatto questo workshop meraviglioso di un giorno per spiegare l’uso dell’argilla. Ho incontrato l’entusiasmo, la voglia, la curiosità di questi ragazzi che è assolutamente contagiosa. Si sono buttati anima e corpo in questo workshop e dopo la mia spiegazione preliminare e l’indicazione di come lavorare l’argilla, ho suggerito di plasmare una testa. Sono state create 20 facce completamente diverse. Grottesche, cupe, caricaturali, leggerissime, ironiche, un campionario così ampio e geniale di volti che mi ha sorpreso”.
“Tornerò in autunno a San Patrignano e con Sandro Pieri stiamo studiando nuovi corsi e collaborazioni” aggiunge Matteo Pugliese. Per continuare un cammino, un’esperienza e uno scambio nel segno dell’arte.
