Prosegue fino al 20 novembre la seconda edizione di “Roma Arte in Nuvola”, la fiera dell’arte moderna e contemporanea ideata da Alessandro Nicosia che quest’anno consolida la sua presenza sulla scena del collezionismo italiano. Le nostre impressioni dopo aver visitato gli stand.

Al via la seconda edizione di  “Roma Arte in Nuvola”

Torna “Roma arte in Nuvola”. Abbiamo già trattato la vocazione di questa fiera “inclusiva” che oltre al nucleo prettamente “commerciale” rivolto ai collezionisti, offre anche una serie di mostre e iniziative collaterali che la rendono godibile per tutti gli appassionati di arte. Vi consigliamo dunque di leggere il nostro precedente articolo – lo trovate cliccando QUI –  per avere tutte le informazioni che riguardano la manifestazione.

Nicosia: “Roma Arte in Nuvola” diversa dalle fiere del Nord”

Di seguito troverete dunque le nostre impressioni “a caldo” dopo aver visitato la fiera e. soprattutto le immagini di alcuni stand . Precedute dal preambolo dell’ideatore Alessandro Nicosia:

“L’anno scorso era il numero zero con il quale volevamo confrontarci con una proposta diversa rispetto alle altre fiere del Nord Italia, con una formula che ha dato dei risultati straordinari. Soprattutto per colmare un vuoto. Da oltre 12 anni non si faceva una fiera di arte moderna e contemporanea di questo livello. – ha affermato durante la presentazione alla stampa il giorno dell’inaugurazione – ”  La Nuvola di Fuksas ci ha dato l’opportunità di costruire un prodotto che sia una grande festa dell’arte, dove vicino alle galleria – che sono ovviamente il momento centrale – abbiamo tante installazioni di artisti italiani e internazionali, performance. E abbiamo un paese ospite che è L’Ucraina” ha affermato ringraziando l’ambasciatore ucraino per la presenza sia alla conferenza stampa di presentazione che all’inaugurazione.

L’Ucraina paese ospite con una mostra

Nel corso del suo intervento l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk, ha ricambiato i ringraziamenti ricordando “lo stretto legame tra i nostri popoli” e il valore della cultura come linguaggio universale. Ha poi presentato l’installazione dell’Ucraina presente alla manifestazione, divisa in due parti: “Una prima parte presenta le riflessioni dell’Ucraina pacifica, la seconda quelle sulla guerra che ha cambiato la nostra storia ma non può cambiare la nostra cultura”.

Il progetto  “SI VIS PACEM” è curato da Yevhen Bereznitsky, Direttore della Bereznitsky Art Foundation. Il padiglione presenta le opere di Vasyl Yarych, Yuri Smirnov, Viktor Kravtsov per descrivere l’Ucraina pacifica, nonché le tele di Viktor Sydorenko, Yuri Sivirin, Vladislav Mamsikov con le riflessioni sulla guerra.

L’annuncio di Sgarbi

Sempre la vicenda della guerra in Ucraina è stata al centro dell’intervento del neo sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi: “Il museo di arte contemporanea che presiedo, che è il Mart, ha deciso di ospitare in gennaio la mostra della prima artista ucraina il cui destino è stato funestato dalla guerra, Maria Prymachenko, che porteremo probabilmente anche a Milano”.

Molte le nuove gallerie rispetto allo scorso anno

Come abbiamo già accennato nel nostro precedente articolo dedicato a “Roma Arte in Nuvola”, sono oltre 140  le gallerie che partecipano al progetto e di queste ben 66 nuove rispetto allo scorso anno, molte provenienti dal Sud Italia. Al pianterreno (General Floor) della Nuvola si trovano quelle dedicate all’arte moderna – oltre alla mostra con oltre 30 opere di Piero Dorazio in collaborazione con Tornabuoni Arte – e al piano superiore (Forum) quelle del contemporaneo. Oltre a vari stand istituzionali e corporate. Al piano N3 della Nuvola saranno invece ospitati i talk della direttrice artistica Renata Polveroni dove si confrontano voci diverse, alcune italiane e straniere, tra artisti, curatori, collezionisti e direttori di museo.

Roma Arte in Nuvola: Trend positivo

Il livello espositivo è indubbiamente aumentato rispetto allo scorso anno che, come ha sottolineato lo stesso Nicosia – anche per la congiuntura della pandemia – era una sorta di “anno zero”. Il giudizio dunque è positivo anche se ci sono alcune cose da migliorare nella giovane fiera che però sta proseguendo a grandi passi verso l’obiettivo di diventare un punto di riferimento del collezionismo del Centro e del Sud Italia.

I maestri del Novecento con Schifano superstar

Nel piano dedicato all’arte moderna, a farla da padrone sono i maestri del Novecento – protagonisti indiscussi nel mercato delle aste soprattutto con i multipli d’autore – come Giacomo Balla, Carla Accardi, De Chirico, Mimmo Rotella e, soprattutto Schifano. Molte opere- alcune dell’epoca del futurismo, in dialogo con il contesto dell’Eur – farebbero la felicità di varie esposizioni museali.

La parte dedicata al contemporaneo

Per quanto riguarda il settore dedicato all’arte contemporanea, c’è ovviamente più spazio per la sperimentazione. Soprattutto per le gallerie che presentano pochi artisti,  lo stand diventa una vera e propria installazione artistica. Tra astratto sciamanico e figurativo prevalgono cromatismi accesi. I temi più rappresentati sono quelli del rapporto dell’uomo con lo spazio che lo circonda e la natura selvaggia.

I progetti speciali di “Roma Arte in Nuvola”

Disseminati nel percorso espositivo si trovano i vari progetti speciali. Tra questi, al General Floor, la mostra “Le opere dell’Eur. Un’apparizione di valori”,  dedicata alle opere d’arte di proprietà di EurS.p.A., per la prima volta riunite insieme al di fuori del loro usuale contesto. Tra questi, gli studi e i progetti di grandi architetti e designer come Gio Ponti.

La rassegna fotografica dedicata a keith Haring

Di notevole valore documentaristico la rassegna fotografica “Inedite Azioni”, promossa dalla Sovrintendenza Capitolina al Forum dedicata a tre grandi artisti, Joseph Beuys, Keith Haring e Hermann Nitsch, dei quali sono state selezionate, in esclusiva per la fiera ,alcune fotografie realizzate da Mario Carbone e Stefano Fontebasso De Martino durante le azioni artistiche realizzate in tre diversi musei della Capitale.

Le installazioni

Molto interessanti le varie installazioni curate da Renata Polveroni e disseminate nei due piani del percorso. Come ad esempio il progetto “Monumento a Theo van Doesburg” di Stefano Canto, con la “scomposizione quadrimensionale” dell’obelisco marmoreo dedicato a Mussolini.

Oppure l’installazione di Christian Jankowski – “Everyday Tasks . Sphere of the Gods” – che fa riferimento ai compiti legati al quotidiano di ciascuno di noi. I visitatori sono invitati a partecipare in una sorta di performance, facendo il bucato con l’apposita lavatrice. Poi a tenderlo sulle braccia della scultura. In tempo di risparmio energetico però, con la doverosa raccomandazione di usare “cicli brevi”.

Per informazioni: romaarteinnuvola.eu

 

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