Sotheby's Milano. Morandi come nessuno mai, Boetti e Fontana tra i top lot dell'asta di casa

Alighiero Boetti, Maledetti Privilegi. venduto a 302 mila euro

La Contemporary Auction di Milano del 23 novembre garantisce un’altra serata di buone aggiudicazioni a Sotheby’s, per un totale di 14.3 milioni di euro. Nell’asta di casa brilla Giorgio Morandi, la cui Natura morta è diventata l’opera d’arte moderna dal valore più alto mai raggiunto in Italia. Record per Henryk Stazewski.

Sarà per una strana coincidenza acustica, oppure per l’importanza dei lotti in vendita, ma la sera del 23 novembre il martello di Sotheby’s pare più pesante del solito. Ogni aggiudicazione è un colpo che scuote le pareti di Palazzo Serbelloni e le opere appese ai suoi muri. Del resto la competizione per i lotti, soprattutto in una fase iniziale, è stata spesso lunga e combattuta. Prima di deflagrare in un risultato sorprendente, perfettamente racchiuso nello schiocco fragoroso che il battitore imprimeva dal suo ambone.

A risuonare ancor più degli altri, accompagnato da cerimonioso applauso, è stata la Natura morta di Giorgio Morandi. Venduta per 700 mila euro nel 2020, il dipinto in due anni ha quintuplicato il suo valore, quantificato dai collezionisti in 3.4 milioni di euro. Diventa così l’opera d’arte contemporanea dal valore più alto mai raggiunto in Italia. Oltre che migliore risultato di una serata che, come spesso accade a Milano, ha premiato gli artisti italiani. Tra i quali non può mancare Lucio Fontana, presente in asta con un nutrito numero di lotti (6); tra questi i bidder hanno dato la loro preferenza alle sue produzioni più iconiche. In assenza dei tagli, si sono infatti orientati verso i Concetti spaziali. Defilato l’interesse per le altre soluzioni, soprattutto scultoree.

Alighiero Boetti ha confermato il suo ottimo momento di forma, dopo aver aggiornato due volte in un mese il suo record assoluto. A contenderselo due Mappe, una di Christie’s e l’altra di Sotheby’s, con quest’ultima ad avere la meglio. Nella Contemporary Auction di Milano a brillare è stata invece una Colonna realizzata in centrini di carta smerlata, alta quasi due metri, venduta per 1.6 milioni di euro. Buon risultato anche per un suo dipinto, Maledetti privilegi, venduto per 302 mila euro. Meno atteso l’interesse per Giuseppe Capogrossi e il suo Superficie 397, che invece ha superato la stima massima (300 mila) fino ai 352 mila euro a cui è stato venduto. Ritirato all’ultimo, invece, il Sofà di Domenico Gnoli.

A brillare, tra gli artisti stranieri, sono stati in tre: Hans Hartung, Henryk Stazewski (record per lui) e Andy Warhol. Il gesto, il colore, l’icona. Una specialità per ognuno e una grande aggiudicazione a testa che la rispecchia.