Il sole inonda i padiglioni 25 e 26 di Bologna Fiere infrangendosi sulle immense pareti in vetro che li separano. Da lì si spalmano sulle opere che i 141 espositori hanno portato ad Arte Fiera 2023 (3-5 febbraio). Si dividono tra proposte moderne e contemporanee, in ampi e ariosi corridoi che accolgono le varie sezioni.
Su tutte la Main Section, attraversata al suo interno da Percorso#1, un itinerario che collega alcuni stand secondo un criterio tematico. Pittura XXI ne è un enclave, Fotografia e immagini in movimento un distaccamento. La novità dell’anno è Multipli, sezione dedicata alle opere in edizione di ogni genere, a partire dai libri.
Anche se la vera novità è, per paradosso, il ritorno ai vecchi tempi: storico posizionamento a febbraio e padiglioni consolidati. Una retromarcia vincente rispetto all’edizione di maggio 2022. Lo testimonia l’eccellente qualità dell’esperienza di visita, ordinata e leggera che di più non è possibile. Ma soprattutto ne giovano i galleristi, e le opere, che possono far parlare al meglio i propri stand. Eccone 10 da non perdere.
Equilibrio di contrasti e materiali, forme e grandezze da Zero…
Ampio e fitto di rimandi lo stand di Galleria Poggiali, dalle nubi riflettenti di Goldschmied & Chiari a Parmiggiani
Varietà e qualità da Dep Art, capace di far convivere le cromie accese di Valerio Adami e le scure trame di Scanavino
Aeree e oscure visioni da Bottegantica, che sorvola il Novecento tracciando rotte sui grandi maestri italiani
Solo show di Andrea Respino da Monitor, un viaggio onirico dalle atmosfere ombrose
Paesaggi, città, astrazioni? David Tremlett da Verolino
Accardi, Dorazio, Melotti, Fontana, Leoncillo, Morandi: tutti insieme, da Repetto.
I fiori di Beatrice Pediconi, nati dall’emulsione di una Polaroid, puntellano lo stand di Sara Zanin
Giacomo Giannini, Luca Gilli e Giulia Marchi dettano ritmi e contenuto del delicato e armonico stand di Paola Sosio
Opere e stand sono un tutt’uno da P420, dove dialogano proposte contemporanee e artisti storici
