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In equilibrio tra Oriente e Occidente. In asta da Dorotheum un dipinto di Osman Hamdi Bey stimato tra 1 e 1,4 milioni di euro 

Dorotheum ha diffuso una prima anticipazione sulla settimana d’aste del mese di maggio: si tratta di un dipinto di Osman Hamdi Bey stimato tra 1 e 1,4 milioni di euro

“Uno sguardo allo specchio” andrà all’asta a Vienna il prossimo 2 maggio da Dorotheum. Il dipinto a olio di Osman Hamdi Bey raffigura una giovane donna in un interno sfarzoso, misura 68 x 45 cm e sarà offerto a una stima di 1-1,4 milioni di euro.

L’arte orientalista nasce in Francia alla fine del Settecento e si sviluppa poi nell’Ottocento soprattutto in Francia e in Inghilterra. Tendeva a rappresentare ambientazioni e atmosfere tipiche del mondo orientale, spesso noncurante della veridicità delle scene rappresentate, mescolava temi e suggestioni provenienti dall’Oriente creando ambienti e atmosfere ideali, ma poco realistiche. Come scrive Giulia Mangialardo l’Orientalismo «più che uno stile, fu un modo di vedere e di rappresentare personaggi ed ambientazioni orientali secondo gli stereotipi occidentali».

Un capito a parte è quello dell’arte di Osman Hamdi Bey (1842-1910), considerato il fondatore della pittura turca moderna e definito da Salomon Reinach “il più parigino degli ottomani ed il più ottomano dei parigini”. Ha studiato a Parigi durante gli anni d’oro dell’Orientalismo in Francia e ha svolto un importante ruolo nell’integrazione dell’Impero Ottomano in equilibrio tra Oriente ed Occidente, tra tradizione e modernità. Direttore di musei e archeologo, ha fondato la prima scuola di belle arti della Turchia ed è stato un pioniere nell’ambito del mecenatismo e nella preservazione del patrimonio artistico nazionale.

Nel dipinti in arrivo da Dorotheum mescola la pittura accademica occidentale con la raffinatezza orientale. Non è  datato, ma secondo gli esperti si colloca negli anni Ottanta del XIX secolo, periodo in cui l’artista realizza numerosi ritratti di donne raffigurandole secondo la moda del tempo.

Uno sguardo allo specchio

Il bel abito giallo ocra, il velo (yemeni) e la stanza in cui è ritratta la giovane suggeriscono la sua appartenenza ad una famiglia  benestante. Il suo caftano nero è pronto sul grande divano blu rivestito di velluto catma proveniente dalla città di Bursa. La giovane è inginocchiata su un cuscino ottomano di broccato di seta (yastik). Nella stanza è visibile un porta turbante (kavukluk), il pavimento è ricoperto da una stuoia detta hasir.

Osman Hamdi Bey (Istanbul 1842 – 1910) Uno sguardo allo specchio, olio su tela su pannello, 68 x 45 cm, stima € 1.000.000 – 1.400.000

Chi era Osman Hamdi Bey

Osman Hamdi Bey fu mandato dal proprio padre, il Gran Visir Ibrahim Ethem Pasha, a studiare giurisprudenza a Parigi. Egli tuttavia interruppe gli studi per dedicarsi alla pittura, divenendo allievo di Gustave Boulanger. Il suo primo ingresso nel Salone parigino non avvenne però in veste di pittore, ma di modello: uno dei due dipinti che Boulanger vi espose nel 1865 recava infatti il titolo “Ritratto di Hamdi Bey”. Un anno più tardi egli partecipò alla mostra come artista.

Nella Parigi dei primi anni Sessanta dell’Ottocento, Hamdi Bey fu profondamente influenzato anche dal pittore Jean-Léon Gérôme. Il giovane artista ottomano studiò i dipinti opulenti del famoso pittore ammaliato dall’Oriente presso l’École des Beaux-Arts, dove Gérôme ebbe la cattedra di pittura nel 1864.

Tre opere di Hamdi Bey furono esposte, e premiate con una medaglia, all’Esposizione Universale di Parigi del 1867. Già allora Hamdi Bey era considerato uno dei più importanti pittori ottomani. All’Esposizione Universale di Vienna del 1873, Osman Hamdi Bey rappresentò l’Impero Ottomano in qualità di Commissario Generale. Questo fu il primo significativo compito politico-culturale assegnatogli dal sultano Abdul Hamid II. Per l’occasione egli pubblicò, insieme all’artista parigino Victor Marie de Launay, uno studio di 500 pagine sui costumi tradizionali dell’Impero Ottomano, arricchito da 74 fotografie. Ancora oggi quest’opera offre spunti affascinanti.

Nel 1881 fu nominato Direttore del “Museo dell’Impero” a Costantinopoli dal Sultano Abdul Hamid II, e nel 1883 divenne principale della scuola d’arte nella medesima città. Nel 1882 Hamdi Bey fondò l’Istituto delle Belle Arti, per permettere ai giovani ottomani di studiare arte senza dovere recarsi in Europa.

 

CLASSIC WEEK
settimana d’aste con dipinti dell’Ottocento, dipinti antichi e antiquariato

Dipinti dell’Ottocento
Martedì 2 maggio 2023, ore 18
Mobili e antiquariato
Martedì 2 maggio 2023, ore 13
Dipinti antichi
Mercoledì 3 maggio 2023, ore 18

Esposizione a partire da 22 aprile 2023
Palais Dorotheum
Dorotheergasse 17
1010 Vienna

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