A Palazzo Foscolo a Oderzo esposte una trentina di opere iconiche create da Scarpa fra la fine degli anni ’20 e il Dopoguerra
“La superficie si fa imperfetta per una materia che diventa vibrante perdendo parte della staticità tipica del gusto estetico di quegli anni. Proiettandosi così verso la dimensione aniconica che sarà protagonista del dopoguerra”. Carlo Scarpa è sempre stato un vero innovatore a livello tecnico ed estetico, questo è noto. E questo scriveva negli anni ’30, a proposito della sua serie di vetri “corrosi”. Con la tipica superficie irregolare aggredita dall’acido fluoridrico imbevuto nella segatura. Ora queste straordinarie opere sono fra le protagoniste della mostra Vetro Vero, visibile dal 23 dicembre al 17 marzo 2024 a Palazzo Foscolo a Oderzo.
In mostra circa 30 opere iconiche da tempo non visibili al pubblico, provenienti dal Museo delle Rarità del Castello di Monselice, di proprietà della Regione del Veneto. E rappresentative delle differenti tecniche e lavorazioni progettate da Scarpa. Che oltre a lasciare straordinarie creazioni architettoniche e magistrali allestimenti, ebbe un fecondo e innovativo rapporto con il mondo del vetro e i maestri muranesi. In particolare con due importanti fornaci di cui Carlo Scarpa fu direttore creativo, la MVM Cappellin & C. e la VSM Venini & C.. A partire dal 1926, anno in cui iniziò pure la sua attività didattica come professore di disegno presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Nella mostra spiccano varie serie prodotte per la Venini che furono al centro di grandi esposizioni come la Biennale di Venezia del 1934 e 1936 e la Triennale del 1936. In cui vennero presentati, tra gli altri, i cicli “mezza filigrana”, le “murrine romane”, “i lattimi”, i vetri “a bollicine”. A Oderzo le creazioni di Scarpa sono poste in un dialogo ideale con i preziosi esempi di vetri antichi custoditi al Museo Archeologico “Eno Bellis”. E con le creazioni moderne dalla Collezione Attilia Zava – Museo del vetro d’artista, esposte al secondo piano di Palazzo Foscolo. Connesse a grandi personalità internazionali dell’arte del Novecento come Pablo Picasso, Max Ernst e Jean Arp.
