Milano custodisce un segreto nascosto tra le facciate degli edifici, gli androni e gli interni delle abitazioni: il mosaico. Questo linguaggio artistico, reinterpretato da artisti e architetti tra il 1950 e il 1999, ha dato vita a un dialogo unico tra arte e architettura, espressione della sintesi delle arti. Il nuovo volume Mosaici a Milano nel Secondo Novecento, firmato dallo storico dell’arte Simone Feneri, offre un’indagine approfondita sull’arte musiva nell’architettura milanese.
Il testo segue un itinerario dal 1950 al 1999, tracciando un percorso cronologico che attraversa edifici pubblici e privati. Tra gli artisti presenti nel volume figurano nomi celebri come Lucio Fontana, Bruno Munari, Gianni Dova, Arnaldo Pomodoro, Roberto Crippa, Francesco Somaini e molti altri. L’opera rende inoltre omaggio alle maestranze specializzate nell’arte musiva, spesso rimaste anonime, ma il cui contributo è stato essenziale per la realizzazione di queste opere straordinarie.
Il volume è corredato da un ricco apparato fotografico frutto di oltre due anni di ricerca, che documenta dettagli e contesti dei mosaici milanesi. La pubblicazione è impreziosita dalla prefazione di Fabrizio Slavazzi, docente dell’Università degli Studi di Milano e presidente dell’AISCOM (Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico), e da un saggio di Giancarlo Lacchin, anch’egli docente presso l’Università degli Studi di Milano.
Questa pubblicazione rappresenta un viaggio unico tra arte e architettura, raccontando attraverso i mosaici la storia creativa di una Milano che continua a sorprendere chi la osserva con occhi attenti. Il libro è ordinabile qui.
