
Nel vibrante scenario culturale di Bologna, Arte Fiera si prepara a riaccendere i riflettori sulla scena artistica italiana, invitando appassionati e professionisti tra il 7 e il 9 febbraio 2025. Con preview il 6 febbraio, la fiera più antica del Paese celebra la creatività in tutte le sue sfumature: dalle grandi firme della tradizione moderna agli innovatori dell’arte contemporanea.
Quest’anno, il dialogo tra storia e avanguardia si intreccia in un racconto visivo e performativo che promette di lasciare il segno. Sotto la guida di Simone Menegoi e Enea Righi, la 48.ma edizione di Arte Fiera (che in realtà lo scorso anno ha festeggiato il mezzo secolo di vita) si conferma come uno spazio di scambio e ispirazione, dove il passato e il futuro dell’arte italiana si incontrano per riscrivere il presente. Un appuntamento che non è solo una mostra, ma un viaggio dentro le infinite possibilità della creatività.

Dal 6 al 9 febbraio, il Padiglione de l’Esprit Nouveau, replica del progetto originale di Le Corbusier e Pierre Jeanneret, diviene il palcoscenico di Five Geometric Songs (2025), una performance multidisciplinare firmata da Adelaide Cioni (1976). Questo intervento intreccia arti visive, danza e musica, ponendo l’accento sul dialogo tra pattern astratti e movimento corporeo, con costumi geometrici che diventano protagonisti animati da cinque danzatori sulle musiche originali di Dom Bouffard. L’opera, curata dalla Fondazione Furla sotto la direzione artistica di Bruna Roccasalva, è al contempo un omaggio all’astrazione e una riflessione sul concetto di forma, che dialoga con la straordinaria architettura razionalista del Padiglione, realizzato nel 1977 in omaggio all’iconico progetto presentato all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1925.

Tra i progetti più attesi della fiera si distingue il nuovo contributo di Maurizio Nannucci (1939) alla serie Opus Novum, intitolato YOU CAN IMAGINE THE OPPOSITE. L’opera, concepita come una shopper di carta in edizione limitata, incarna la poetica dell’artista che ha fatto dell’uso della parola un elemento fondante della sua pratica.
La scritta, un invito a immaginare un’alternativa radicale, si fa manifesto di un pensiero in continua evoluzione, attualissimo nella sua provocazione. Questo progetto riafferma l’interesse di Nannucci per l’arte moltiplicata, un filone che lo vede non solo protagonista ma anche editore e collezionista, e che trova in Arte Fiera una sezione dedicata, Multipli.