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Picabia-mania: l’ultima produzione dell’artista da Hauser & Wirth

Francis Picabia. Éternel recommencement / Eternal Beginning 18 January – 12 March 2025 Hauser & Wirth, Parigi
Francis Picabia. Éternel recommencement / Eternal Beginning, 18 January – 12 March 2025, Hauser & Wirth, Parigi
In collaborazione con il Comité Picabia, Hauser & Wirth ha inaugurato – nella sua sede parigina, una mostra interamente dedicata all’ultimo e affascinante capitolo della produzione di Francis Picabia, con oltre 40 opere

Con la curatela di Beverley Calté e Arnauld Pierre del Comité Picabia, questa retrospettiva, che abbraccia il periodo dal  ritorno a Parigi dell’artista nel 1945 fino all’anno precedente la sua morte nel 1953, invita a immergersi in una fase in cui gli iconici nudi del periodo bellico lasciano posto ad un regno di astrazione e materialità. Quel periodo, cioè, in cui le superfici pittoriche, in tutta la loro complessa tessitura e i loro simbolici rimandi, raccontano una nuova intimità con il gesto e la materia, delineando un’arte che si nutre di stratificazioni, richiami e trasformazioni.  

Contrariamente all’immagine dell’artista isolato, infatti, Picabia, negli anni del dopoguerra, si circondò di un vivace gruppo di creativi, trasformando il suo studio in un epicentro di sperimentazione. Ogni domenica, le sue porte si aprivano a figure come Henri Goetz, Christine Boumeester, Raoul Ubac, Jean-Michel Atlan e Georges Mathieu, menti che cercavano una “terza via” tra il Surrealismo e l’astrazione.
La fase finale dell’opera di Picabia, la cui prolifica carriera è stata segnata da una “complessa alternanza di stili e tecniche”, riflette un linguaggio visivo inedito e un approccio singolare all’astrazione. Questo periodo testimonia l’impegno incrollabile dell’artista verso un principio fondamentale: l’uso di materiale visivo preesistente.

Francis Picabia. Éternel recommencement / Eternal Beginning, 18 January – 12 March 2025, Hauser & Wirth, Parigi

Anche le parole, per Picabia, erano materia da scolpire. Ispirandosi a Nietzsche, con cui condivideva una visione ribelle e radicale dell’estetica, l’artista conferiva ai suoi titoli un’aura filosofica e poetica. Cherchez d’abord votre Orphée! (Prima cerca il tuo Orfeo!) e Le négateur du hasard [?] (Il negatore del caso [?]), entrambi realizzati negli anni Quaranta, risuonano con l’eco di Le Gai Savoir, dimostrando la profondità intellettuale di Picabia fino ai suoi ultimi giorni.
Un aspetto cruciale di questo periodo è il richiamo alle origini: Picabia esplora le forme arcaiche e mitologiche, lasciandosi ispirare dalle tradizioni preistoriche, africane e oceaniche. Le maschere, in particolare, diventano un motivo ricorrente, come testimonia Niagara (1947 ca.), dove una forma cranica scolpita da linee sinuose evoca un’ancestrale memoria collettiva.  

Francis Picabia. Éternel recommencement / Eternal Beginning, 18 January – 12 March 2025, Hauser & Wirth, Parigi

Accanto a queste immagini suggestive, la mostra presenta capolavori come Villejuif [I] (1951), un olio su tavola che irradia potenza evocativa e risonanze emotive, ricordando che, anche nella sua fase conclusiva, l’arte di Picabia rimane indomabile e vibrante. Il catalogo della mostra, pubblicato dalla prestigiosa casa editrice della galleria, accompagna il visitatore in un viaggio visivo e critico, illuminando il ruolo di Picabia nella vivace scena artistica parigina del dopoguerra e nell’ascesa dell’arte informale.

Francis Picabia. Éternel recommencement / Eternal Beginning
18 January – 12 March 2025
Hauser & Wirth, Parigi

 

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