Da Brescia, Capitolium Art ricomincia la sua attività d’aste. Dopo la vendita di design (27-28 gennaio), è adesso tempo dell’arte moderna e contemporanea, pronta a passare sul rostro il 29 e 30 gennaio 2025.
In un 2024 che alla maggior parte dei player del mercato ha riservato molti più dolori che gioie, Capitolium Art è riuscita a incrementare il proprio fatturato del 10% rispetto al 2023, per un totale di 15,7 milioni di euro. “Il segno positivo di bilancio non era affatto scontato in un anno vissuto da Capitolium più nel segno della riorganizzazione interna che dell’espansione commerciale e lo interpretiamo come la conferma delle potenzialità di sviluppo del mercato italiano delle aste d’arte e di beni di pregio”, confermano Giorgio e Gherardo Rusconi, Presidente e Amministratore Capitolium Art.
Sono sempre loro, nel report 2024 che hanno rilasciato per noi, a indicare il settore dei gioielli come segmento su cui puntare per migliorare ancora. In attesa di vedere cosa ha in mente la casa d’aste per spingere il settore del lusso, Capitolium ha in programma due aste: la prima dedicata al design, andata in scena il 27 e 28 gennaio, e la seconda di arte moderna e contemporanea, il 29 e 30 gennaio 2025. In vendita una selezione di 578 opere realizzate da artisti nazionali e internazionali, che attraversano l’intero arco del Novecento.
In un’offerta che vede lotti davvero economici, la cui base d’aste parte anche da poche decine di euro, sono due i lotti che si raggiungono stime a quattro cifre e a guadagnarsi i galloni di top lot dell’evento.
Il primo è Gnai Armonia Suprema, un acrilico su tela estroflessa realizzato da Giuseppe Amadio nel 2016. La superficie candida dell’opera è solcata da una sorta di bassorilievo ricavato, con due linee curve e irregolari che formano una sorta di onda, oppure un solco nella neve, a seconda della sensibilità di chi guarda. La stima è di 2,5-3,5 mila euro. Il secondo è Amore straniero: lo si legge nel titolo, lo si legge nella parte bassa della tela dipinta da Franca Pisani nel 2006. Realizzata con ossidi, lacca e biacca su tela, l’opera si presenta con un blu leggero striato da forme forse astratte, forse vegetali. Stima 800-1000 euro.
