Lo avevamo detto e lo riconfermiamo. Basta con gli steccati ideologici. La nuova misura sono i fatti. Il IV governo Berlusconi sta partendo. Le premesse non sono entusiasmanti. E’ un dovere ricordare la promessa dei 12 ministri. E invece gli stipendi ministeriali -che paghiamo tutti noi- sono diventati 21. Con tutti i collaboratori al seguito. Ma il nuovo Presidente del Consiglio ha dovuto -ovviamente- mediare con le forze politiche che gli hanno permesso la vittoria. Ora stiamo a vedere che succede. Quali saranno i provvedimenti nel campo che ci compete, quello del ministero per i Beni Culturali assegnato al forzista Sandro Bondi. Non nascondiamo che avremmo preferito una personalità della cultura bipartisan ma tant’é. Per simpatico o antipatico che possa sembrare Bondi è comunque una persona intelligente. Speriamo possa esprimere la sua capacità di intervenire efficacemente non solo per la solita e stucchevole tutela del patrimonio artistico. Ma anche e soprattutto per stimolare la circolazione dell’energia nel comparto dell’arte contemporanea. L’Italia è pronta a sfoderare nuovi talenti. Ha bisogno che la classe politica se ne prenda cura. Circolano dei nomi di personalità della cultura che potrebbero diventare consulenti del neo-ministro. Non è questo il momento di anticiparli ma alcuni di questi nomi rappresentano scelte opportune e coraggiose. Si tratta di intellettuali, in qualche caso donne intellettuali, con straordinarie capacità e alti profili. Speriamo che il neo-ministro abbia il coraggio di intraprendere una politica fortemente innovativa. La cultura per un paese come l’Italia rappresenta un vero e proprio giacimento di diamanti. Auguri allora. Buon lavoro. ArsLife farà quello che gli compete. L’attento osservatore critico pronto a segnalare fatti e misfatti del nuovo governo italiano sul terreno ricchissimo della politica culturale.
