Picasso vs Picasso. Subito dopo l’annuncio di un ritratto di Dora Maar nell’asta del 6 ottobre a New York di Christie’s, non poteva farsi attendere l’eterna rivale Marie-Thérèse Walter
Tra tutte le muse di Picasso indubbiamente Marie-Thérèse e Dora hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua vita e nella sua arte. “Tête de femme sur fond jaune” è stato dipinto dall’artista il 18 luglio 1934. Con una stima di $ 8-12 milioni, farà la sua prima apparizione in asta e sarà uno dei momenti clou dell’asta dedicata all’arte del XX secolo. Picasso ha mantenuto il ritratto della Walter nella sua collezione personale per tutta la vita, a testimonianza dell’importanza che aveva per lui. E’ rimasto in possesso della sua famiglia dopo la sua morte fino al 2013.
È un privilegio poter offrire questo ritratto intimo e colorato di Marie-Thérèse Walter, dipinto negli anni d’oro del loro amore, accanto all’enigmatica e magistrale rappresentazione di Dora Maar in “Femme dans un fauteuil” del 1941 (stima 20-30 milioni) – ha commentato Giovanna Bertazzoni (Vicepresidente “20th and 21st Century Art” di Christie’s) – Visti fianco a fianco, questi ritratti offrono una finestra affascinante sugli aspetti coesistenti della personalità di Picasso e mostrano la sorprendente versatilità e la straordinaria profondità dei suoi ritratti”.
Il dipinto in asta è un vibrante esempio dei ritratti del maestro del Cubismo della sua giovane musa, dipinti nel 1934 al culmine dell’influenza della Walter sull’arte di Picasso.
L’incontro con la giovanissima donna avviene fuori dalle Galeries Lafayette a Parigi diversi anni prima, nel 1927. Allora Picasso aveva già 45 anni ed era ancora spostato con la prima moglie Ol’ga Chochlova mentre Marie-Thérèse aveva solo 17 anni. La loro storia d’amore prosegue, tormentata dalle relazioni con altre donne – prima tra tutte Dora Maar-, fino al 1936.
L’olio in vendita irradia una brillante luce estiva ed è stato dipinto a Boisgeloup, il castello dell’artista nella campagna di Gisors, a nord-ovest di Parigi. Qui Picasso ha descritto i lineamenti inconfondibili di Marie-Thérèse, il suo profilo classico, gli occhi spalancati e il corpo voluttuoso con il suo classico linguaggio di segni lineari. In questo momento della loro relazione, conosceva così bene la sua forma che l’ha riprodotta come un cartografo, mappando il viso e il busto, la forma degli occhi e il broncio sulle labbra con pochi contorni sicuri.
