Tre italiani a Mumbai

MADE IN ITALY

26 agosto – 8 settembre 2012, Sakshi Gallery, Mumbai

07.09.2012 – Chiude domani alla Galleria Sakshi di Mumbai – una delle più importanti gallerie indiane che per la prima volta si affaccia con curiosità all’occidente – “Made in Italy”, una mostra di tre artisti italiani di tre generazioni diverse: Antonella Aprile, Azeglio Corni e Giovanni Frangi. La galleria, che ha anche una sede importante a Taipei, si trova a Colaba, nella parte storica di Mumbai a cento metri dal mitico Taj Mahal.

E’ strutturata in tre stanze distinte. Questo ha permesso a Caterina Corni – curatrice del progetto e autrice del testo in catalogo – di creare una mostra come se fossero tre personali distinte.

Dal testo critico in catalogo:
“Le immagini sono in grado di oltrepassare le barriere della lingua, incarnando quel concetto di universalità che, invece, manca alla poetica.” R. Tagore
Così Rabindranath Tagore, personaggio di spicco della cultura del XX secolo (Premio Nobel per la letteratura nel 1913), definisce l’importanza dell’espressione pittorica. Le immagini infatti non necessitano di alcuna traduzione, di alcun passaggio intermedio, di alcun filtro; esse sono dirette e comprensibili a tutti proprio perché parlano una lingua universale. […] “Made in Italy” non vuole porre l’accento sull’appartenenza territoriale degli artisti ma, al contrario, dare risalto a quell’idea di universalità che sta alla base del linguaggio delle immagini.

Artslife ha incontrato la curatrice Caterina Corni:

Sappiamo che sei stata l’anima di Made in Italy, ci spieghi il progetto.
Lavoro con l’India dal 2004, me ne sono innamorata dopo un viaggio. Da quel momento ho deciso che avrei dovuto iniziare una nuova avventura e così è stato. Il mio obiettivo e’ quello di far conoscere e promuovere l’arte italiana in India e viceversa: MADE IN ITALY e’ l’anima di questo progetto.

Abbiamo notato un grande interesse da parte della stampa indiana, in Italia non è un fatto comune che la stampa dia così largo spazio a una mostra organizzata da una galleria privata?
La stampa ci ha dedicato parecchi articoli, siamo comparsi su testate molto importanti tra cui Times of India. I giornalisti si sono dimostrati particolarmente entusiasti della mostra e una frase ricorrente e’ stata: “Grazie per aver portato una mostra così interessante qui a Mumbai!”.

Il lavoro di Azeglio Corni si contraddistingue per un uso sofisticato dei materiali, ha sempre usato il feltro?
Per Corni il materiale e’ parte integrante dell’opera e, come ho scritto nel testo in catalogo, funge quasi da pelle camaleontica. Ha sempre sperimentato diversi materiali: plastica, metallo, vetro, tessuti, saari.. E ora il feltro. Ha deciso l’utilizzo di questo materiale per opere create ad hoc per la mostra. Il pubblico indiano ha apprezzato questa sperimentazione.

made in italy mumbai agosto 2012 - azelio corni — Azeglio Corni

Abbiamo notato una grande curiosità per il video di Antonella Aprile, qual è la relazione tra Occidente e Oriente che abbiamo intravisto?
“The Happening beyond the time” ha scaturito parecchio interesse. Vorrei sottolineare che l’artista aveva pensato alla realizzazione di questa video-animazione prima di sapere della mostra qui a Mumbai. Cio’ che ha voluto mettere in evidenza e’ stata proprio la connessione tra il pensiero occidentale e la religione orientale.

made in italy mumbai agosto 2012 - antonella aprile — Antonella Aprile

Come è stata recepita l’opera “Fragile” di Giovanni Frangi? Sembra che il suo lavoro sulla natura abbia un ritmo orientale?
La serie “Fragile” ha sicuramente un ritmo orientale. Il pubblico indiano ha colto la stretta connessione con l’universo della natura. Cio’ che mi ha colpito e’ stata l’immediata lettura da parte del fruitore, non c’e’ mai stato bisogno che spiegassi l’opera. A questo proposito vorrei citare una frase scritta da una giornalista riguardo queste opere: “I lavori di Frangi mi rimandano a una camminata nel bosco dopo la pioggia”.

Alla fine posso dire che sono felicissima dell’esito di questa mostra e del responso avuto da parte del pubblico indiano.