Run Ran Run è il secondo singolo estratto da Anything il nuovo album degli Hiroshi, uscito per Nufabric Records l’11 dicembre 2020. Autore del video è l’illustratore e fumettista italiano Davide Bart. Salvemini. E noi siamo felici di mostrarvelo per la prima volta in esclusiva.
La banda marchigiana con il loro primo album di studio ha sorpreso un pò tutti. In positivo. Anything è un disco fortemente contemporaneo: non ammicca ma immerge; non fa battere il piede a tempo ti trascina direttamente in un’altra dimensione fatta di vapori, rumori ancestrali e sussurri. Accolto con grande entusiasmo dalla critica musicale e in attesa di sentirli dal vivo, nella speranza che questo possa accadere presto, gli Hiroshi hanno coinvolto Davide Bart. Salvemini per la realizzazione del video del loro secondo singolo: «Per Run Ran Run volevamo realizzare il sogno di una vita: girare un videoclip in stile Takeshi’s Castle. Tutto è sfumato quando abbiamo capito che con i nostri mezzi non avremmo fatto altro che sfregiare l’immacolato ricordo di Concettina Wakamoto. La corsa e la velocità sono rimaste tali, mentre lo scenario si è trasformato in un arcade di robot e navicelle spaziali. Tramite la nostra etichetta, Nufabric Records, abbiamo chiesto a Bart di tradurre questo immaginario ironicamente schizofrenico in una storia in cui convivessero personaggi cyberpunk e ambientazioni vapor. Lui ha fatto il resto, sorprendendoci al primo take: non siamo quasi più in grado di dire se sia venuta prima la scrittura del brano o l’illustrazione del video».
Il videoclip che quasi sembra una puntata di Love, Death & Robots ha un’atmosfera un pò vaporwave, un pò manga e un pò sci-fi che si sposa perfettamente con i suoi presenti nel brano. Ecco come il regista descrive la storia narrata nel videoclip: «Il mondo è cambiato, la luce non è più la stessa. Una nube di pura astrazione assorbe ciò che prima era sole. Dove l’uomo vede la fine l’eroe trova il suo destino, in una corsa contro il tempo. Un’entità fatta di stelle e circuiti. Run Ran Run diventa così un inno a combattere, a diventare attori attivi del cambiamento. Noi non scapperemo, ma correremo verso ciò che ci attende». Anche la storia raccontata da Bart sembra quella di un fumetto anni Ottanta, se non fosse che tutto sembra così imminente e necessario, per cui: Dance Tonight! Revolution Tomorrow!
