Fermacampione. Mida Fiore ci conduce alla scoperta del progetto editoriale da “stampare e conservare” da lei ideato

Mida Fiore_picture: Mida Fiore editor-in-chief di Fermacampione. - Courtesy Mida Fiore — Mida Fiore_picture: Mida Fiore editor-in-chief di Fermacampione. – Courtesy Mida Fiore

Fermacampione è un progetto editoriale bimestrale ideato da Mida Fiore e ospitato, nella sua forma digitale scaricabile, sulla piattaforma culturale Forme Uniche. Ogni numero è dedicato a un artista o progettista invitato a condividere il proprio materiale d’archivio. I contenuti sono proposti sotto forma di scansioni, documenti da stampare e conservare attraverso una serie di fermacampioni prodotti in esclusiva per il progetto.

Realizzato con la media partnership di ArtsLife, Fermacampione prende vita attraverso le parole di Mida Fiore.

Come nasce il nome Fermacampione e quali esigenze ti hanno spinta a realizzare questo progetto?

Sono molto interessata ai processi di ideazione, a come possano nascere nuove connessioni tra idee anche molto distanti. Ho iniziato a chiedermi quale fosse lo spazio migliore in cui favorire queste connessioni e mi sono avvicinata all’idea di archivio come contenitore di intuizioni da poter utilizzare per progetti futuri. Poi, ho iniziato a pensare che questo spazio sarebbe potuto diventare uno strumento di condivisione, alimento e diffusione di percorsi ideativi. In tal senso la collaborazione con Forme Uniche ha favorito questo processo.

Dopo tutto questo parlare in astratto il nome del progetto non poteva non essere il giunto fisico che tiene insieme i materiali di un archivio cartaceo, un po’ come i fermacarte di Enzo Mari che impediscono alle idee di volare via.

Dispositivo di chiusura in alluminio disegnato da Fermacampione - Courtesy Fermacampione — Dispositivo di chiusura in alluminio disegnato da Fermacampione – Courtesy Fermacampione

Il progetto è strutturato in due parti: una digitale e una fisica. Come convivono questi due aspetti e che finalità pratiche e teoriche supportano?

I cataloghi d’arte e le monografie sono prodotti comprensibilmente molto costosi ma forniscono grande accesso al pensiero di artisti e progettisti. Con questo progetto mi interessava rendere più aperto e fruibile il processo di creazione artistico-progettuale, creando un format gratuito che contenesse i materiali d’archivio degli artisti e dei progettisti invitati. In questo modo abbiamo realizzato con Ilaria Fumagalli – graphic designer di Fermacampione – dei file pdf scaricabile gratuitamente che mostrano lo sguardo degli artisti e il processo di lavoro sin dalle fonti che hanno caratterizzato la ricerca nei primi passaggi.

A questi aspetti ho affiancato il mio interesse per l’editoria d’arte, pensando che sarebbe stato interessante rendere Fermacampione non solo un contenitore digitale ma anche uno spazio fisico in grado di raccontare una sua, propria, narrazione.

Stampare e conservare. Come il tuo progetto si relaziona con il tema archivio?

Nonostante la parola “archivio” porti dietro di sé una grande eredità storica, nel caso di Fermacampione questa idea non fa riferimento ai concetti di “memoria” o “ ricordo ”, piuttosto diventa un database di idee che potranno servire per progetti futuri. Si dice che dopo il primo quarto di vita avvenga un graduale rallentamento dell’attività cerebrale, per questo in una professione creativa basata sul progetto è necessario strutturarsi e far nascere un posto sicuro in cui le idee possano continuare a circolare fresche ed evidenti. Io lo definirei un’ “archivio per il futuro”. In questo senso “stampare”, “conservare”, “non buttare” sono azioni suggerite che portano il lettore a ripercorrere una modalità di progettazione. In fin dei conti anche raccogliere insieme le idee è un progetto.

Fermacampione scan: Fermacampione Issue#1 Federico Cantale - Courtesy Fermacampione — Fermacampione scan: Fermacampione Issue#1 Federico Cantale – Courtesy Fermacampione

Ogni uscita di Fermacampione è accompagnato dalla realizzazione di un fermacampione dedicato. Come gli artisti e i progettisti coinvolti hanno progettato e interagito con questo oggetto d’uso?

Per ogni uscita chiedo agli artisti di relazionarsi con il format proposto da Fermacampione, che prevede un “fermacampione”, un dispositivo di chiusura in alluminio che tiene insieme il contenuto del fascicolo, e di progettare una copertina in edizione limitata.

Gli artisti hanno lavorato molto con i materiali esaltando il racconto del loro numero d’uscita. Federico Cantale ha pensato il suo fascicolo come il libro di un alchimista, utilizzando una carta testurizzata pelle; Alecio Ferrari ha progettato una copertina in pvc ridisegnando le forme e il contenuto di un classico frigorifero casalingo come fosse una miniatura da gioco. Sara Ravelli ha trasformato la sua copertina in un pacco sorpresa dedicato al lettore. Una volta aperto, la carta da pacco oltre a contenere i materiali dell’uscita diventa un grande poster disegnato dall’artista.

In questo caso, come anche per il fascicolo digitale, al lettore viene chiesto di partecipare alla “creazione” dell’oggetto fisico seguendo delle semplici istruzioni di montaggio. Questa similitudine con il mondo degli oggetti sottolinea quanto le idee siano costituite di pezzi da montare insieme perché il sistema funzioni.

Quali idee hai per il futuro del progetto?

Le connessioni sono e saranno una parte fondamentale di questo progetto. Puntiamo a creare una rete di archivi condivisa, attorno alla quale si possano sviluppare connessioni tra persone, spazi espositivi e editoriali. In futuro c’è sicuramente la volontà di coinvolgere nuove realtà artistiche nell’espansione di questa rete, così da renderla un punto di riferimento rilevante per chi trova in questo archivio e nelle persone che vi prendono parte un un’importanza e un valore.