Lo si poteva intuire dalle tantissime visite effettuate sul catalogo (la maison riporta più di 10mila letture digitali e oltre 110mila visualizzazioni online), ma le aggiudicazioni, quelle che contano, lo hanno confermato. L’asta di arte moderna e contemporanea de Il Ponte (Milano, 28-29 maggio 2024) ha visto una grande partecipazione, nazionale e internazionale, che ha portato a un fatturato totale di 5.7 milioni di euro.

In primo piano la straordinaria opera di Tancredi Parmeggiani, un Senza titolo del ’59 venduto a 252 mila euro; l’iconica Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico degli anni ’60, venduta a 226.8 mila euro; e la rara sperimentazione su sicofoil di Carla Accardi, Marrone del ’72, venduto per 189 mila euro.

Anche la scultura si è ritagliata uno spazio di rilievo grazie al fascino mitologico di Kore di Fausto Melotti, realizzata nel ’54 e venduta a 138.6 mila euro e alle geometriche Winged Figures II”di Lynn Chadwick del ’75, venduto per 107.1 mila euro. Interessante anche l’apprezzamento per l’opera Involuzione del cerchio dello scultore Carmelo Cappello del ’62, venduto per 25.2 mila euro che entra a far parte di un’importante collezione straniera.

A riscuotere particolare successo sono inoltre l’irriverente ritratto di Mao Tze Tung di Sergio Lombardo del ’64 e l’olio Jar and Plate di William Scott del ’71, entrambi venduti a 100.8 mila euro. Il primo Novecento italiano ha regalato grandi soddisfazioni con le futuristiche Forze Ascensionali di Gerardo Dottori del ’23, venduto 81.9 mila, e il record mondiale, nell’ambito delle opere su carta, di Fortunato Depero con il rarissimo collage di carte colorate di matrice teatrale, Donna + rosario, del ’16, venduto per 80.6 mila euro.

I RISULTATI COMPLETI

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