Luglio 2010. Venezia. Università di Ca’ Foscari, Dipartimento di Studi Eurasiatici, corso di laurea magistrale AMO (Asia Meridionale e Occidentale: Lingue, Culture e Istituzioni). All’ennesimo concorso per cattedre in aria di povertà estrema e ormai consolidata, si candidano ai due posti in palio tre ricercatori dai curricula differenti per peso e consistenza. Su tutti emerge il nettissimo migliore, il quale, fiducioso della propria valentia, oltre che di uno straordinariocursus honorum, è rassicurato dai colleghi della strada per lui in discesa. Il problema verterà sugli altri, carne da pascolo delle baronie del corpo docente. E proprio perché la lite – per cui gratifica sarà una modesta prebenda, un’esangue maggiorazione della pur infima rendita da lunga attività clientelare – grava intorno ai due meno titolati contendenti, salomonicamente, senza far torto a nessuno, tranne che alla ragione e alla cultura, si decide per ammettere i due peggiori ed estromettere il migliore.
Maria Stella (maris coelorumque), come troverai rimedio a quest’offesa arrecata ai nostri figli?